In due casi gli agenti operanti hanno eseguito un sequestro preventivo di iniziativa (ex art. 321 c.p.p.), uno dei quali è stato già convalidato dal G.I.P. e l’altro è in attesa di convalida.
In particolare nella zona di Poggio Pudano il proprietario di un’area ha realizzato un muro di cinta e contenimento di 33 metri di lunghezza e quasi due di altezza, in cemento armato senza alcuna autorizzazione edilizia. L’opera è stata sottoposta a sequestro.
Nel quartiere Fondo Gesu’ sono stati realizzati lavori di ampliamento di un balcone in una veranda coperta.
Nel terzo i caso i lavori erano ormai praticamente ultimati.
Si tratta di un ampliamento di un fabbricato che affaccia sul mare, nell’area dopo il cimitero, dove sono stati deferiti i proprietari.
Al momento dell’accertamento gli stessi dichiaravano che i lavori erano risalenti a molti anni addietro, salvo poi, una volta effettuati i rilievi essere costretti ad ammettere di aver tentato di realizzare le opere senza autorizzazione alcuna e peraltro all’interno della fascia dei 300 metri dalla battigia per cui occorre anche il visto paesaggistico.
L’immobile è stato sottoposto a sequestro.