
Rivalutare la figura di San Nicodemo, valorizzando la sua casa nativa oggi chiesa omonima che custodisce una parte delle sue sacre reliquie, la messa in posa di una sua statua nella principale piazza Pugliese riproducendola dall’antico affresco rinvenuto qualche anno fa nell’antico palazzo Terranova, oltre naturalmente costituire il sentiero botanico-religioso-paesaggistico di San Nicodemo Abate, in zona Coppa-Mordace dove si trova la fontana, la grotta ed il canyon, elementi essenziali questi per attivare un vero iter religioso a livello nazionale. C’è un’Italia ricca di storia, tradizioni, religione, archeologia, enogastronomia di alta qualità, panorami mozzafiato e una flora ricca e variegata che non aspetta altro di essere scoperta, tesori che molto spesso non sappiamo neanche di possedere, che danno l’opportunità di immergersi nel territorio per provare a riviverlo con gli occhi dei pellegrini medievali. Sarebbe opportuno creare un Percorso naturalistico e paesaggistico Botanico/Religioso lungo il sentiero che porta all’antica fontana di San Nicodemo immersa tra la ricca flora mediterranea in zona Coppa/Mordace alla riscoperta del paesaggio agreste e luoghi dove visse da bambino San Nicodemo Abate da Cirò-, potrebbe essere questo un aspetto importante per attirare turisti. Un sentiero ricco di specie rare e di particolare interesse botanico grazie alle particolari condizioni climatiche della zona, come L’Acanthus spinosus L. primo esemplare trovato in Calabria di recente pubblicazione, il Rosmarino prostrato, la spettacolare Hypericum hircinum L. ,il coloratissimo Moricandia arvensis , la Cicoria bianca ( Cichorium intybus L.), l’albero di Giuda(Cercis siliquastrum L.), la Centranthus ruber (L.) DC. e tante altre specie disseminate lungo il sentiero, oltre al spettacolare Canyon che si apre lungo il sentiero che porta alla bellissima grotta di San Nicodemo. L’inizio del percorso parte della zona Coppa e scende a valle dove troviamo un antico abbeveratoio e un antico casolare, da qui si prosegue in discesa verso il ruscello in zona Mordace, ricco di pietre enorme di quarzo e graniti spettacolari, dove troviamo una grossa pietra con un incavo scavato con le dita dal Santo che ancora oggi sono evidenti. Dopo la sosta presso la fontana si risale sempre a piedi il ruscello incontrando enormi Granchi di acqua dolce, le innocue Bisce d’acqua e il Cervone, ma anche Cinghiali, Volpi, Lupi, e variopinti uccelli come la Ghiandaia il Colombaccio, e tante altre specie che vengono a dissetarsi nelle fresche acque del ruscello. Il sentiero continua poi addentrandosi nel Canyon fra due ripide colline a strapiombo ricoperte dal raro Rosmarino prostrato, per cui le due vette una difronte all’altra sono state ribattezzate simpaticamente “Rosma e Rino”. Da qui percorrendo in risalita il Canyon si giunge alla grotta di San Nicodemo al cui interno due piccoli massi misteriosi sorreggono l’intera collina. Sotto la grotta, si trova il salto del diavolo a strapiombo, dove secondo la tradizione San Nicodemo fu tentato dal diavolo che gli lanciò una grossa sfera di pietra rimasta imprigionata alla base delle due ripide colline che gli hanno fatto da scudo. Si giunge così alla seconda area di sosta, una area aperta in prossimità della cascata al quale si può facilmente accedere per rinfrescarsi. Qui si può ammirare una macchia mediterranea previlegiata ricca di fiori spettacolari di Acanthus mollis L. e di Centranthus ruber (L.)DC. che gli fanno da cornice. Da qui poi s’intraprende, dopo una giornata immersi nella natura, una breve risalita tra Lentischi e Ginestre, tipici della zona immersi in un paesaggio mozzafiato, e tenendo uno sguardo in cielo, ci si può imbattere nel catturare forme misteriose. Hanno detto i fedeli che ogni anno ripercorrono tale sentiero: “Abbiamo seguito il cammino di San Nicodemo, e visitato i suoi luoghi sacri, abbiamo respirato non solo la natura incontaminata ma in alcuni punti precisi abbiamo avuto la sensazione che la fede abitasse da quelle parti, siamo caduti tante volte in un percorso molto tortuoso e difficile ma ogni volta ognuno di noi si è rialzato ed ha continuato più interessato di prima, la fede molto spesso la trovi proprio in angoli sperduti e solitari, dunque grazie mille per questa meravigliosa giornata trascorsa all’ insegna della fede e dell’ amicizia e della natura”.




