Un tema che a vario titolo, oggi vede coinvolte, con specificità diverse e funzioni diverse, il governo centrale, regionale e locale, dai quali Enti da anni si attendono risposte concrete in termini di assistenza socio sanitaria e di contributo economico, che ancora oggi, grava essenzialmente sulle famiglie, come ha detto introducendo i lavori, Daniele Crudo. Questo perché, come è emerso dai vari interventi, negli ultimi anni si è registrato un aumento costante della prevalenza del Disturbo dello Spettro Autistico e, infatti, stime più recenti relative al territorio italiano indicano una prevalenza in bambini tra i 7 e 9 anni di 1 su 87. Contestualmente, l’età in cui viene individuato il disturbo si è progressivamente abbassata e oggi, sempre più spesso, è possibile formulare il sospetto diagnostico tra i 16-18 e i 24 mesi. Naturalmente la possibilità di anticipare la diagnosi consente una più tempestiva presa in carico terapeutica, come ha spiegato dal punto di vista sanitario, il chirurgo, Ettore Massari nel suo intervento. È stato inoltre dimostrato che l’intervento precoce, prima dei 24 mesi, può modificare la storia naturale del disturbo determinando un notevole miglioramento con il coinvolgimento delle famiglie. Infatti, “attualmente il trattamento che risulta più efficace nell’ambito dell’autismo è l’intervento psicoeducativo” come ha riferito la pedagogista clinica, Marinella Ambrese. Ma al di là degli interventi, laddove lo stesso Sindaco, Raffaele Falbo, ha rivolto parole di ringraziamento agli organizzatori per avere ancora una volta posto il tema dell’inclusone al centro del dibattito, ”un tema molto caro alla stessa Amministrazione ma che deve fare i conti con le poche risorse disponibili. Costi che sicuramente l’associazionismo e il Terzo settore più in generale contribuisce a rendere meno gravosi per lo Stato, per i Comuni, sia in termini sociali che economici. Accorato l’appello della presidente Sabrina Strancia, che nello spiegare cosa vive una famiglia nell’affrontare il sostegno al proprio figlio, deve anche “combattere” l’ignoranza, la poco conoscenza, i pregiudizi della gente, che invece dovrebbero favorire e aiutare per una inclusione che parta prima di ogni cosa dal cuore. Quel cuore che la famiglia impegna, consapevole che “non è mai abbastanza parlare di inclusione e diversamente abili, di diritti negati” come ha detto la Dirigente Lucia Sacco, che ha anche ringraziato l’Associazione Voglia di Vincere per aver voluto riproporre la coreografia sulle note “Dove si balla” voluta da Special Olympics Italia per il flashmob2022 nella giornata del 3 dicembre scorso dedicato alle persone con disabilità. “Una mattinata, una domenica mattina ben spesa”. Sempre bello il confronto, ci si arricchisce sempre con l’augurio di vedere nella comunità e nel territorio provinciale dei piccoli passi in avanti, perché insieme si può fare la differenza” come ha concluso, la stessa Lucia Sacco.. Gli interventi sono stati inframmezzati dalla lettura di alcune poesie lette da alunne della scuola di Melissa, mentre al termine, a cura della School Dance di Luana Caligiuri è stato eseguito il Flashmob Special Olympics 2022.