La stessa Cantina Librandi, la Distilleria dei F.lli Caffo e la Fattoria della Piana, che contribuiscono con il loro lavoro a dare grande impulso economico e sociale al territorio, con un lavoro sinergico il quale, possiamo affermare, essere un modello ed esempio di sostenibilità. Dal comprensorio del cirotano, a Limbadi e l’intera zona della Piana di Gioia Tauro, queste tre aziende si sono unite con la determinazione di costruire un circolo virtuoso che unisce, ambiente, economia e società. Un processo produttivo che con uno sguardo e approccio responsabile, utilizzano le proprie risorse generando lavoro e reddito che ha una visione comune: il benessere e la qualità. Una visione che oggi, RaffaeleLibrandi, presidente del Consorzio Tipico del Cirò e socio proprietario della stessa storica cantina sottolinea, affermando “come la sostenibilità intesa come impegno sociale, economico ed ambientale sia una linea guida essenziale della sua azienda, da sempre attenta alla cura del territorio e alla salvaguardia della biodiversità e aggiunge “Abbiamo scelto di tradurre in maniera oggettiva quella che da sempre è la filosofia aziendale mediante l’adozione dello standard Equalitas, una garanzia, per il consumatore e gli stakeholder, dei requisiti definiti secondo i tre pilastri della sostenibilità, quello sociale, ambientale ed economico.” In conclusione “dalla terra alla terra: la nostra azienda è testimone materiale che si può prendere e restituire alla natura e questo ci predispone a costruire un futuro in cui l’uomo è sempre più integrato con l’ambiente nel rispetto di una economia che tenga conto delle politiche di sviluppo rurale, del profitto ma anche dello scopo di creare valore per la società”. Concetti ripresi da Nuccio Caffo, Amministratore Delegato di Gruppo Caffo 1915, che dice“Siamo particolarmente grati alla nostra terra dalla quale traiamo i frutti per trasformarli in ottimi prodotti. Anche per questo, partecipare al sistema di economia circolare per noi significa rispettare e in qualche modo restituire alla natura. Così accade per la nostra distilleria che acquisisce dalla cantina Librandi le vinacce derivate della lavorazione dell’uva per trasformarle in ottima grappa del territorio”, aggiungendo che “il sottoprodotto della distillazione viene poi conferito all’impianto di biogas della Fattoria della Piana che lo trasforma in energia elettrica, mentre il digestato, che è quanto rimane da questo ultimo processo, ha un contenuto di materia organica ottimale per essere utilizzato come fertilizzante e nutrire le vigne della cantina Librandi dalle cui uve ripartirà il sistema, con indubbia riduzione dei costi di produzione”. Concetto ribadito anche da Carmelo Basile della Ceo Fattoria della Piana, che afferma “questo sistemaè nato per risolvere alcuni problemi, in primis, lo smaltimento dei sottoprodotti di lavorazione, una voce di costo per le aziende, e aggiunge “con questo processo ciò che normalmente sarebbe un sottoprodotto non utilizzato diventa risorsa. Questo contribuisce a ridurre drasticamente l’impatto sull’ambiente, in quanto il processo restituisce al suolo i nutrienti rimossi con le coltivazioni e quindi, ciò che normalmente sarebbe un sottoprodotto non utilizzato diventa risorsa, il che riduce drasticamente l’impatto sull’ambiente, in quanto il processo restituisce al suolo i nutrienti rimossi con le coltivazioni.” Progetti di economia circolare come questo, che contemplano l’utilizzo dei sottoprodotti in modo intelligente e a impatto zero hanno la capacità di generare un reale vantaggio competitivo e di differenziazione per le aziende, migliorandone l’efficienza. Si tratta di una scelta strategica utile anche per far fronte anche ai costi crescenti di energia, di materiali e servizi e alla maggiore volatilità dei prezzi delle risorse in generale. Inoltre, consentono un aumento della produttività dei terreni, della fertilità del suolo che significa attenzione e vero rispetto per il territorio e le persone. Questo processo dà vita a prodotti unici derivati dall’uso di pregiate vinacce di vitigni autoctoni come il Magliocco, il Gaglioppo o da altri vitigni come il Greco o altre varietà locali”. Tre aziende accomunate principalmente dall’amore della nostra terra che li ha indotti a sviluppare sempre nuove strade per migliorare il processo produttivo, riducendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente. Un lavoro che ha richiesto tempo, impegno e visione comune a vantaggio dell’economia e della società.