Riconoscimento della cittadinanza onoraria alla Memoria a Pancrazio Promenzio il quale, come è stato detto, “se ne è andato un pezzo di storia politica, artistica e culturale della nostra Calabria”. Pittore per cultura e per impegno politico, è stato “un socialista forte e fiero.” Con la sua passione per l’arte ha ricordato i momenti più difficili della nostra terra, come la tragica vicenda dei martiri di Melissa. Per questo, ieri, domenica 13, presso il salone della Cantina sociale di Torre Melissa, il Sindaco Raffaele Falbo e la giunta Comunale hanno voluto tributargli questo importante e significativo riconoscimento, avviando l’iter procedurale per l’importante riconoscimento, come ha affermato il Sindaco, Raffaele Falbo, nel suo saluto istituzionale. A tendere le file e presentare la vita e la storia artistica e l’impegno sociale e politico di Promezio Pancrazio, nato in Puglia. ma figlio adottato dalla nostra Calabria e della storia Melissese in particolare, il figlio, Luigi Pancrazio, presente all’evento insieme alla mamma e ai familiari, che per l’occasione hanno donato al Comune di Melissa, una delle opere più significative dei moti di Melissa del 1949, il dipinto “Melissa” che è stato inserito nell’annuario italiano degli artisti e venne esposto nelle mostre più importanti d’Italia. E’ emerso il profilo, a molti poco conosciuto, di un artista, un intellettuale, un militante socialista. Negli anni ’70 si schierò apertamente nelle lotte dei contadini dell’area Jonica e sostenne apertamente le battaglie dei braccianti, dei pescatori, di quanti in Calabria lottavano per la conquista dei diritti negati e per la crescita sociale e culturale delle classi più deboli. Un uomo impegnato socialmente e politicamente con la passione per l’arte, un mondo con il quale ha avuto un rapporto costante e politicamente appassionato. A questo importante momento istituzionale, che è anche stato forte momento culturale e di approfondimento della storia di Melissa e della lotta dei contadini per l’assegnazione delle terre, hanno partecipato anche il Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, e il Sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, ma non solo, centinaia di rappresentanti istituzionali provinciali, regionali, del mondo sindacale, oltre a tantissimi semplici cittadini, amici, che hanno così voluto sottolineare il riconoscimento ad un uomo, artista, pittore, politico, tenace difensore dei diritti dei lavoratori appartenenti al mondo agricolo e non solo, ma un uomo, anche con la passione per l’arte e con il suo mondo, come ha sapientemente illustrato il figlio, Luigi Pancrazio, raccontando come avesse nel corso degli anni, fra una mostra e l’altra, un premio e l’altro, istaurato rapporti con i maggiori pittori italiani, Guttuso, Treccani, arte con la quale ha messo al centro delle sue opere i fatti di Melissa, l’eccidio di Portella della Ginestra, le lotte delle terre in Sila e nel resto della Calabria. Tele che hanno testimoniato i tanti momenti drammatici di quelle rivolte, le tensioni altissime, le contrapposizioni dell’epoca. Un uomo politico, un socialista, come è stato rimarcato, un professore che si è sempre schierato in prima fila per i contadini, per gli operai. Un momento importante per la città di Melissa, presente negli annali delle lotte contadine, che Promezio Pancrazio ha voluto e saputo raccontare attraverso l’arte. Un riconoscimento all’uomo, all’artista e al politico impegnato nelle lotte sociai, pervenuto con un video messaggio dallo stesso segretario nazionale del partito socialista italiano, Vincenzo Maraio, che ne ha ribadito l’alto profilo, sottolinenado ancora una volta le sue doti umane, politiche e artistiche, personalità che ha portato al centro dell’attenzione nazionale e mondiale, la rivolta dei contadini di Melissa.