“Una giornata bellissima, per partecipazione e per le emozioni che provoca, non solo come istituzione. La storia è memoria, ma declinata al presente diventa condivisione, ed è questo il messaggio migliore che la solenne giornata del 4 novembre rappresenta. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito e partecipato, partendo dai bambini e dai ragazzi che hanno superbamente rappresentato tutte le scuole di ogni ordine e grado della nostra città. Un ringraziamento particolare all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alla Capitaneria di Porto, all’Associazione Nazionale Carabinieri d’Italia, all’Associazione Marinai d’Italia, all’Associazione Invalidi di Guerra ed ogni singolo cittadino intervenuto.” Così il Sindaco e presidente della Provincia, Sergio Ferrari, a conclusione della partecipata manifestazione organizzata in occasione della gornata del 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, svoltasi in piazza Diaz davanti alla stele dei caduti nella guerra del 15/18, come sempre, confermando una tradizione mai interrotta, dedicando la giornata con riconoscenza doverosa ai combattenti, ai mutilati ed invalidi di guerra, ai decorati al valor Militare e alle Forze Armate poste a difesa della Patria. Una ricorrenza che intende festeggiare l’unità nazionale perché la firma dell’armistizio permise agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, realizzando così l’Unità d’Italia. Il 4 novembre, quindi per far sì che tutti ricordino e conoscano. Ricordare i suoi patrioti; ricordare i giovani coraggiosi che un secolo e mezzo fa combatterono per unire questa antica nazione, la nostra patria, per conquistare una realtà nella quale riconoscersi e vivere in libertà; ricorda i caduti per il tricolore. Dunque la celebrazione del 4 novembre assume vari significati che vanno oltre il semplice fatto storico della fine della prima guerra mondiale. E’ la giornata dell’Unità Nazionale; è la giornata delle Forze Armate – ossia l’Esercito, i Carabinieri, l’Aeronautica e la Marina Militare – che insieme ad altre essenziali componenti dello Stato, si sono poste e si pongono al servizio della Nazione e dei suoi cittadini nelle più svariate situazioni, dalla sicurezza del territorio, alle calamità naturali, alla lotta contro la malavita e sono essenziali e determinanti per il funzionamento della società civile. Dopo molti anni trascorsi in relativa tranquillità è molto più facile che le cose lontane siano dimenticate. L’Italia per sua fortuna vive in pace da 76 anni, nessuno di noi ha conosciuto la guerra e proprio questa distanza fa sì che nessuno senta il pericolo che accada di nuovo. Peró la storia ha insegnato che le cose possono ripetersi soprattutto quando c’è indifferenza e mancanza di conoscenza. E’ per queste ragioni che non bisogna dimenticare ció che è accaduto per non ripeterlo e cercare, per quanto possibile, di essere migliori, di comprendere, soprattutto le nuove generazioni, quanto sia importante la pace. Quella pace tanto invocata da tutti, ma che ancora, quanto sta accadendo nella nostra Europa parla alla responsabilità degli uomini delle istituzioni governative e non. Ci dice che la pace si costruisce ogni giorno. Prima di tutto nella coscienza delle nuove generazioni, nel cuore di quel popolo che si sente europeo, accomunato dalla medesima concezione di libertà, di diritti, che ripudia l’idea stessa di guerra. Come dice la nostra Costituzione, che indica anche la via e gli strumenti che rendano concretamente possibile questa scelta”. Una giornata intensa, ravvivata dalle grida dei tanti bambini e giovani studenti intervenuti che insieme hanno intonato l’inno d’Italia e gridato pace. Una manifestazione alla quale hanno partecipato anche molte associazioni, tra le quali l’associazione invalidi di guerra con la sempre presente, Maria Panebianco che ha curato la pulizia dell’area davanti la stele. A conclusione della cerimonia a ricordo, il Sindaco, accompagnato da vari esponenti la giunta comunale, dai reppresentanti delle forze armate civili e militari, hanno depositato una corona d’alloro in memoria dei caduti in marem davanti al monumento dei caduti presso la villa comunale e presso l’area cimiteriale.