La cerimonia di premiazione, nella sede del Comune di Pallagorio.
Lo scorso 12 agosto, presso la sede comunale di Pallagorio, nella Provincia di Crotone, si è svolta la cerimonia di conferimento della 12° edizione del premio “Ofelia Giudicissi”, istituito nel 2011 dal sindaco Umberto Lorecchio e dal Delegato alla Cultura Francesco Balsamo per onorare la memoria della poetessa, pittrice e archeologa, conosciuta anche per l’impegno nella tutela e salvaguardia della cultura arbëreshë, e scomparsa a soli 47 anni nel 1981.
Il riconoscimento, per la narrativa, è andato alla scrittrice Assunta Scorpiniti per il volume “Sulle onde della luna. Donne di mare, storie di pesca” pubblicato dalla casa editrice Ferrari nel 2012. Il premio le è stato consegnato dal figlio di Ofelia Giudicissi, Pietro Curci, che da molti anni è impegnato nella diffusione della memoria e dell’opera della madre, della quale ha anche curato una pubblicazione postuma.
Il sindaco Lorecchio, a nome della comunità pallagorese, ha poi consegnato alla vincitrice un gagliardetto con lo stemma del comune e un volumetto sulle bellezze storico-artistiche di Pallagorio.
A presentare l’autrice che è nata e vive a Cariati (CS), e la sua opera, è stato lo scrittore e saggista Pietro Pontieri, che ne tracciato il lungo percorso di giornalista, ricercatrice e autrice di diversi libri, con cui ha raccontato soprattutto la Calabria della gente, dei luoghi, della civiltà del lavoro.
La poetessa Maria Cianciaruso si è invece soffermata sulle figure femminili e sugli aspetti antropologici del libro premiato, la cui autrice, scrive Pasquino Crupi nella prefazione, “sul tema del mare ha un’originalità assoluta, perché lei per prima ha raccontato ciò che nessun altro ha raccontato: non il mare come spettacolo della natura, ma il mare come fonte di vita e fatica, vita e morte, e le donne del mare, che suppliscono ai mariti in guerra e a mariti sepolti nella nuda terra. Giovanni Verga le aveva lasciate a terra e a casa, in attesa; Assunta Scorpiniti le ha imbarcate con i mariti e fratelli, in luogo dei mariti: lavoratrici del mare e sul mare”.
La scrittrice cariatese, che per le sue opere ha ricevuto molti riconoscimenti in Calabria e oltre, ha così commentato: “Sono felice per il mio libro del mare, che a distanza di anni dalla sua pubblicazione, suscita ancora tanto interesse e attira lettori; è un grande onore per me ricevere questo premio, soprattutto perché è intitolato a Ofelia Giudicissi, una donna poliedrica, dai mille talenti, che sento molto vicina, con il suo cuore palpitante di passioni, di impegno, di amore per le origini”. Una donna e un’autrice, ha aggiunto, che merita di essere ricordata e conosciuta il più possibile. La cerimonia di conferimento del premio “Ofelia Giudicissi”, andato per la sezione Poesia ad Alessandra Cerminara per la silloge “Il pianto di Eco”, si è svolta nell’ambito del celebre Festival etno-culturale “Lule lule, mace mace”, alla presenza di autorità politiche, esponenti del mondo culturale e di un numeroso pubblico.