La frase pronunciata nel suo intervento conclusivo, dal Sindaco, Sergio Ferrari, al termine della celebrazione del funerale del giovane Cataldo De Novaro, unita al dolore profondo che questa tragica fatalità ha prodotto nella comunità e nei familiari del giovane, forse sono la riflessione più profonda per raccontare l’ennesima vittima di questa “maledetta 106”. Due giovani vite strappate alla vita, due comunità, quella di Cirò Marina e di Melissa, accumunate da un tragico evento che ha prodotto dolore incolmabile nella famiglia e nei familiari dei due giovani. In una chiesa gremita, si è svolta l’omelia per questa giovane vita che ha visto così, svanire i sogni, le aspettative, le speranze di questo giovane che era ritornato nella sua città in occasione del matrimonio della sorella pochi giorni prima, ma che non sapeva che da lì a poco avrebbe lasciato questa terra. Fatalità, fato, tragico evento, qualunque sia la ragione, oggi siamo tutti più poveri. Sono troppe le vittime di questa maledetta SS 106 che in questi ultimi mesi ha visto morire tanti altri giovani. Troppe le lacrime di mamme e papà che hanno dovuto seppellire i propri figli e che hanno fortemente rattristato l’intera comunità locale e non solo. Forse, anzi senza forse, è arrivato il momento che tutta la società civile, la politica e non solo alzino la voce con azioni incisive per far sì che l’attenzione sulla nostra unica via di comunicazione sia affrontata e risolta una volta per tutte.
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