Ci risiamo via Tirone da due mesi senza acqua.
Ad un mese esatto della mia prima denuncia, non avendo avuto nessun riscontro fattivo o almeno verbale, mi corre l’obbligo di ritornare su un argomento annoso che anche quest’anno si ripresenta, non puntualmente, ma addirittura in anticipo rispetto agli anni precedenti.
La zona a ridosso di via Tirone soffre la mancanza di acqua dalla prima settimana di giugno, ripropongo ancora, per l’ennesima volta, per qualcuno forse anche ossessivamente, sempre le stesse domande:
– quali sono state le precauzioni adottate per evitare questo? (Evidentemente nessuna visto che a metà luglio il problema esiste e persiste)
– Quali sono stati gli interventi adottati per evitare i disagi? (Evidentemente nessuno visto che il problema di giorno in giorno aumenta)
Aspetto ancora una risposta pubblica che come sempre tarda ad arrivare, che probabilmente non arriverà e che qualora dovesse arrivare sarà sempre la solita promessa non mantenuta.
Il silenzio che contraddistingue che di competenza è indice non solo di pochezza politica ma anche di una arroganza usata come scudo per ripararsi dalle continue lamentele e dagli innumerevoli esposti dei cittadini stanchi di una situazione che rasenta l’illegalità nelle inosservanza delle più elementari norme di igiene pubblica. Basti pensare alle varie modalità con le quali oggi l’acqua viene distribuita ai cittadini che angosciati da questo disagio.
Per questo, alle solite domande che a “coscienza” dei nostri amministratori non meritano risposta, possiamo aggiungere anche:
– Le cisterne usate per il trasporto dell’acqua sono idonee al trasporto di acqua potabile o almeno vengono analizzate?
– Sono state quantomeno sterilizzate?
– Durante l’intero anno cosa viene trasportato nelle cisterne che oggi si usano per il trasporto dell’acqua “potabile”
– L’acqua stessa è potabile?
– Quale è la fonte di approvvigionamento della stessa? Una sorgente? Una vasca? Un fiume? Uno Stagno?
Qualora ci fossero dei problemi di salute dovuti ad una possibile insalubrità dell’acqua, gli unici a farne le spese sarebbero i cittadini, che per l ‘ennesima volta pagherebbero lo scotto di una politica perennemente assente, che non ha nemmeno il buon senso di intavolare un ragionamento in merito ad un problema che ci trasciniamo da anni e che non può essere più ignorato.
Queste sono le risposte da dare ai cittadini che puntualmente pagano nella bolletta dell’acqua la quota della depurazione, un’acqua che non riusciamo nemmeno a toccare per la cosi tanta trasparenza e limpidezza, caratteristica essenziale sia per l’acqua che per un Ente.
E’ quanto comunica Nicodemo Bastone, Vicesegretario Partito Democratico di Cirò Marina.