Trovano tracce dei Fenici che per primi portarono la vite di Zibibbo lungo la costa e che oggi è diventato un vino Igp grazie alla passione e all’impegno di Giovanni, un giovane viticoltore che con tenacia ha voluto salvaguardare una tradizione millenaria.
A Soriano Calabro Beppe si confronta con un glorioso passato che ha visto sorgere uno dei più grandi e potenti conventi domenicani d’Europa, ancora oggi l’immagine di San Domenico in Soriano è meta di pellegrinaggi.
Si scopre un’altra restanza che racconta dell’importanza che questi luoghi hanno rivestito nel passato. Le ferriere borboniche di Mongiana, una vera e propria industria di cui sono rimaste poche tracce.
La restanza è il filo conduttore delle scoperte, intesa come ciò che resta di un passato ma anche come storie di chi sceglie di restare e investire nella propria terra. Incontriamo una famiglia dedita alla coltivazione delle fragole, un gruppo di amici che decide di far nascere una start – up di artigianato orafo nel loro piccolo paese di origine che rischia di spopolarsi, Stefano che a San Floro attraverso un crowdfunding riavvia l’ultimo mulino a pietra della Calabria. E ancora un giovane allevatore di capre e un musicista che ha composto la sua opera ispirandosi proprio al suono dei campanacci.
Immancabili le specialità di questa terra di Calabria: la ndjua, la fileia e i mostaccioli.