Un assistente della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Castrovillari è stato aggredito da un detenuto che lo ha colpito con alcuni pugni al volto procurandogli ferite giudicate guaribili in 10 giorni.
“La situazione – afferma Caruso – sarebbe poi degenerata in un pomeriggio caotico in tutto l’Istituto che ha visto impegnata la Polizia penitenziaria sino a notte fonda per il ripristino della regolare vita detentiva”.
“Chiediamo al Ministro della Giustizia – afferma il sindacalista – come possa essere tollerata la situazione del carcere di Castrovillari. Il carcere è ormai senza agenti, un carcere dove serve un ricambio generazionale totale. Per troppo tempo questo istituto è stato dimenticato nelle graduatorie dei trasferimenti. I detenuti con problemi psichiatrici aumentano senza soluzione di continuità e la Polizia penitenziaria non è preparata per la gestione di simili tipologie di detenuto. Serve la razionalizzazione del personale, la formazione per simili eventi fatta direttamente negli istituti dove si verificano le criticità e servono protocolli operativi validi e conoscibili da tutto il personale. Questo accade mentre ci sono personaggi nuovi che vengono in carcere a parlare ai detenuti dei nuovi modelli di carcere senza la Polizia penitenziaria. Stanno passando messaggi sbagliati e bisognerebbe mettere ordine in questo caos, di idee prima e di norme poi”. (ANSA).