RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L’Asilo nido comunale di Crucoli, sito nella frazione Torretta, quale servizio pubblico, così come programmato, svolgerà in pieno, per il nuovo anno scolastico, la sua funzione che sarà particolarmente arricchita da contenuti didattici e formativi.
L’attività pedagogica, così per come la nuova istituzione è stata voluta e disegnata dall’Amministrazione Straordinaria del Comune di Crucoli, progressivamente dovrà ulteriormente abbandonare la vetusta concezione di asilo nido come semplice custode/sorvegliante delle bambine e dei bambini finalizzata solo a “liberare” i genitori, impegnati nelle loro incombenze lavorative, per divenire sempre più, pur in considerazione della loro tenerissima età, occasione di accrescimento umano e sociale.
Al di là delle previsioni di alcuni ormai ex amministratori comunali e la disinformazione di alcuni organi di stampa che presagivano che “l’Asilo nido a Torretta possono scordarselo”, ai piccoli utenti del nuovo servizio, in sinergia con le famiglie, sarà destinato un sistema montessoriano di opportunità didattiche che promuovano e sappiano cogliere le loro singole potenzialità di crescita.
Il risultato raggiunto, che rientra nel piano generale di intervento per i servizi di cura all’infanzia a tutela delle famiglie, in particolare in condizioni disagiate o con basso livello di reddito, come è evidente, non è frutto di una mera casualità ma dell’impegno e della abnegazione dei Funzionari del Comune che, ancora una volta, hanno saputo dimostrare che obiettivi, anche importati, si possono raggiungere seguendo responsabilmente i procedimenti imposti dalla legge ed evitando, in ogni caso, facili scorciatoie o espedienti che rendano “possibili ingerenze … delle associazioni criminali” (Corte di Cassazione Ordinanza n. 2749 del 5.2.2021 – Comune di Crucoli).
Inoltre a chi, con piglio severo, dall’alto della sua pluriennale esperienza rimprovera alla scrivente di non avere saputo opportunamente utilizzare i fondi c.d. PAC per l’asilo infantile, si chiarisce che, come più volte ribadito in diverse altre occasioni l’intervenuto finanziamento del Ministero dell’Interno, con decreto n. 1596/PAC dell’8/6/2017 – “sostegno diretto alla gestione di strutture e servizi a titolarità pubblica” – del Piano di Azione e Coesione per la cura all’infanzia non è stato rinnovato e, come riportato al comma 1 dell’art. 4 della relativa convenzione “l’importo per il finanziamento delle schede di intervento approvate costituisce l’importo massimo a disposizione del soggetto beneficiario ed è fisso ed invariabile” volendo dire che l’utilizzo di tutte le somme finanziate determina l’esaurimento dei progetti ed eventuali maggiori oneri che dovessero verificarsi rispetto all’importo massimo resterebbero a carico del soggetto beneficiario.
Nella fattispecie, per la verità, si è dovuto svolgere una funzione drastica, lontano da implicazioni politiche, che riconoscesse alle famiglie crucolesi il legittimo accesso per i loro bambini ai servizi civili di assistenza alla prima infanzia, integrativi anche nella forma di “spazio gioco”.
La Commissione Straordinaria (Lombardo-Tedesco-Giacobbe)