Con la mozione presentata dal Consigliere regionale Nicola Irto, sostenuta dall’Assessore all’agricoltura e votata all’unanimità dal Consiglio Regionale, la Giunta si impegna con atti concreti a bloccare l’iter autorizzativo dell’impianto eolico e in sostanza a revocare tutti i provvedimenti al momento adottati. Con questa decisione, si blocca una scelta pericolosa che non solo causerebbe un grave danno alle realtà produttive del territorio ma rischierebbe di produrre una negatività all’intero indotto del comparto vitivinicolo e un danno di immagine per un territorio, già in perenne difficoltà che deve avere la forza di ripartire, dopo i gravi danni provocati dalla pandemia. Con l’approvazione della mozione è evidente che quando la politica ascolta, si impegna e si confronta sui territori, tutelando e salvaguardando gli stessi, da eventuali problematiche, è un segnale estremamente positivo. In questa occasione, la politica ha dato un buon messaggio, preferendo la condivisione, su una problematica che si trascina da diversi anni e che in ogni caso, non avrebbe nessuna ricaduta positiva, né sull’economia ,né tantomeno per l’ambiente circostante. Quando il recovery found, parla di green economy, dobbiamo comprendere che in Calabria, il primo e vero fondamentale tesoro è la nostra biodiversità e le eccellenze dei nostri territori.
Una cosa è investire sulle energie rinnovabili, altra cosa è la distruzione del nostro paesaggio, il nostro ambiente, l’economia sostenibile che produce prodotti di alto valore come il vino del cirotano che rappresentano un marchio, non solo di richiamo ma di assoluto prestigio per l’intera Calabria.
A questo punto un invito alla politica calabrese, ossia vigilare maggiormente sulle materie ambientali –paesaggistiche, in modo da tutelare con forza le nostre eccellenze agroalimentari e il nostro paesaggio.