In poche ore di impegno, domenica scorsa, un gruppo di cittadini che aveva spontaneamente aderito ad una giornata ecologica organizzata con un semplice tam tam sui social un paio di settimane prima, il Lungomare Kennedy è tornato in gran parte (almeno per ora) ad un’immagine degna del suo “ruolo” di uno dei principali biglietti da visita per una località di mare che aspira a tornare apprezzata meta turistica per la balneazione estiva.
Avevamo lanciato l’allarme in occasione del 25 aprile, festività nazionale durante la quale molta gente del luogo si era concessa per la prima volta, in questi mesi di terza ondata pandemica, una rilassante passeggiata sotto il sole primaverile, trovandosi però difronte allo stato indecoroso in cui il chilometro torrettano di vista sul mare versava ormai da mesi. Ma l’unico effetto che aveva sortito il nostro report fotografico era stato poche ore di pulizia, soprattutto per le aiuole del lato nord, da parte di alcuni percettori di reddito di cittadinanza inviati dal Comune.
Poca cosa, insomma, per cui, dopo aver apprezzato il risultato ottenuto dalla citata mattinata ecologica, il resto del paese rimane, ad oggi, fermo al palo, o quasi.
Tant’è che pochi giorni fa abbiamo rivolto un’occhiata alla Villa Comunale “Andrea Laudano” che affaccia proprio sulla statale 106, in pieno centro, e di conseguenza altro punto di riferimento per le pur brevi uscite di casa, specie per i giovani alunni delle vicine scuole materne ed elementari che all’uscita di scuola gradiscono approfittare di qualche mezz’oretta di rilassamento assieme ai propri genitori, prima di rientrare a casa.
Se però ci si sofferma ad osservare lo stato delle cose all’interno di questa che dovrebbe essere una bella oasi verde incastonata nel centro abitato, si ha l’impressione che più di un’oasi è una prateria di erbacce e sterpaglie e nulla più. Persino i giochi per bambini allestiti da sempre al suo interno, le panchine, le ex vasche d’acqua, la casetta che ospita il Circolo Anziani, sono ormai accerchiati dall’erba e dalla sporcizia che pure qui l’inciviltà umana alimenta costantemente.
Insomma, un vero e proprio “malvedere”, persino per chi raggiunge il vicino ufficio postale che da qualche anno è provvisoriamente ospitato in una struttura removibile (e qui si aprirebbe un altro capitolo increscioso), oltre che per i passanti sulla 106 o per chi all’imbrunire gradisce una rilassante passeggiata sul marciapiede adiacente all’ingresso della villa.
Per tutto il resto… bastano le immagini!