La Provincia di Crotone ed il comune nuovamente insieme per la strada statale 106. Con Decreto del Presidente n. 22 del 19.04.2021 e Delibera di Giunta n. 109 del 20.04.2021 i due hanno congiuntamente approvato un atto di indirizzo ove si richiede al Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e ad ANAS di denominazione l’intero tratto della S.S.106 “Strada della Magna Grecia”.
“Attraverso questo decreto – ha dichiarato l’ex Presidente facente funzioni della Provincia di Crotone Simone Saporito – si vuole trasformare questa strada statale 106 da una strada considerata della morte per le tante criticità ed incidenti che ci sono stati nel corso del tempo ad una strada di prosperità, di sviluppo e di collegamento e riprendere il nome del territorio che attraversa, cioè il territorio dell’importante e storica Magna Grecia.
Non si può che ripartire dalle origini per avere un futuro migliore e soprattutto cancellare questa terminologia negativa legata alla carenza di infrastrutture sicure e di sistema che hanno caratterizzato il SUD ed in modo particolare la SS106 ed avere finalmente una strada che sia di prosperità e di sviluppo e che sia soprattutto di vita e non di morte.
Una richiesta – ha proseguito Saporito dopo aver firmato quello che è stato il suo ultimo atto ufficiale da presidente dell’Ente intermedio – che non può che essere condivisa dalle amministrazioni tutte perché è doveroso omaggiare quel territorio della Magna Grecia che è rappresentato oggi da questa aria vasta ricadente nel tratto attraversato dalla strada statele 106.”
Un’iniziativa che ha ricevuto il sostegno del Comune di Crotone e che è stata così commentata dall’assessore Rachele Via: dare un nome, ed un nome identitario come “Strada della Magna Grecia” ad una via di collegamento tra più regioni, che è diventata nel corso degli anni, nell’immaginario collettivo, sinonimo di arretratezza e di isolamento è un segnale forte non solo per farla uscire dall’anonimato ma soprattutto per riaffermare l’identità dei territori che sono attraversati da questi quasi cinquecento chilometri di strada.
Da Reggio Calabria a Taranto, passando per Crotone, si attraversa anche la storia millenaria di queste terre. Riappropriarsi delle proprie radici vuole essere anche un modo di presentarsi al resto del paese con la dignità che il nostro sud merita ed anche di chiedere che questa strada sia al più presto adeguata ad una funzione di via di collegamento moderna e sicura”.