Il settore vitivinicolo della provincia di Crotone, prima dell’emergenza pandemica, rappresentava uno di quei pochi settori regionali in crescita esponenziale. Oggi, quello che da sempre è uno dei più efficaci marcatori identitari distintivi della terra di Pitagora e della Calabria, può e deve rappresentare l’uscita di sicurezza per la ripartenza complessiva del crotonese. Per queste ragioni non può rischiare di restare compromesso dalla realizzazione di un parco eolico.
È quanto dichiara il commissario provinciale della Lega – Crotone, Cataldo Calabretta esprimendo sostegno ai viticoltori del cirotano che rischiano di vedere una delle zone vitivinicole più importanti del Sud Italia ipotecata dalla realizzazione del parco eolico denominato Timpe di Muzzunetti.
Siamo – aggiunge – di fronte alla minaccia di un danno grave ed imminente non solo per una delle rare voci di questa terra che ha conquistato dignità e peso anche nei mercati interazionali ma anche per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità agro-alimentare del terroir crotonese.
La ricchezza enologica crotonese – scandisce il commissario provinciale della Lega – resta un valore aggiunto anche in termini di enoturismo che dobbiamo continuare a preservare e rafforzare, in chiave culturale ed economica, nella cornice dello sviluppo eco-sostenibile e durevole che stiamo difendendo a 360 gradi per il futuro di questa regione, territorio per territorio, dalla costa all’entroterra, a maggior ragione in quelle aree che devono fare ogni giorno i conti con le cicatrici del fallimento industriale del secolo scorso.
Se c’è un ritorno manageriale alla terra soprattutto delle nuove generazioni – conclude Calabretta – e che come classe dirigente abbiamo il dovere di intercettare e favorire, la Primavera dei Vini Calabresi che da decenni vede protagoniste cantine e giovani dei nostri territori, ne rappresenta una delle componenti più belle, da indicare come esempio per tutti e rispetto alle quali nessun compromesso a perdere può essere tollerato.