«È una conquista per l’intera filiera produttiva che subiva da tempo un iniquo balzello previsto solo in Calabria e che penalizzava quanti, con sacrificio, lavorano per la crescita del comparto agrituristico». Così, con una nota congiunta, il presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti e la presidente di Agriturist Calabria, Mariangela Costantino esprimono soddisfazione per la precisazione espressa dal dipartimento regionale all’Economia e Finanze in tema di tassa di concessione per l’attività agrituristica in Calabria. «Grazie alla battaglia portata avanti congiuntamente e con determinazione dalle nostre organizzazioni – affermano – è arrivato il chiarimento da parte della Regione che definisce una volta per tutte la vicenda già delineata dalla legge regionale n.19 del 19 novembre 2020 che aveva, appunto, abrogato quella tassa che pesava ingiustamente sulle attività degli imprenditori del settore. Ora dopo questa precisazione, da noi fortemente sollecitata a seguito dell’invio di decine di avvisi di tributi non dovuti a nostri associati, possiamo ritenerci pienamente soddisfatti per il risultato conseguito a favore di un segmento che riteniamo strategico per l’economia calabrese. Visto che riesce a coniugare l’agricoltura di qualità, le tradizioni enogastronomiche della nostra regione, il rispetto del paesaggio e il turismo attraverso la valorizzazione dei territori». Un comparto, precisano, che rappresenta 560 attività in Calabria e che garantisce 2.300 posti letti ma soprattutto oltre tremila occupati e che ha però subito i contraccolpi più forti della crisi economica innescata dalla pandemia anche nella nostra regione. Per questo Statti e Costantino ritengono che «a maggior ragione quel balzello in questo momento sarebbe suonato come una beffa». «La vittoria su questo fronte – concludono i presidenti di Confargricoltura e Agriturist – dimostra ancora una volta la correttezza delle nostre rimostranze e ci rafforza a portare avanti altre battaglie per salvaguardare con impegno e determinazione un comparto che andrebbe sostenuto per incrementare la sua capacità a contribuire allo sviluppo socio-economico dell’intera Calabria. Ci auguriamo per questo che su questa linea si possa costruire tutti assieme il futuro del settore agrituristico regionale».