«Il Sant’Anna Hospital di Catanzaro è una realtà sanitaria troppo importante per la nostra regione perché sia lasciata morire nell’indifferenza generale», dichiarano Tonino Russo, Segretario Generale dell’USR Cisl Calabria e reggente dell’UST Cisl Magna Graecia, Luciana Carolei, Segretaria generale Cisl Medici Magna Graecia, e Luigi Tallarico, Reggente FP Cisl Magna Graecia.
«Bisogna infatti assolutamente distinguere – proseguono i sindacalisti – tra i fatti all’attenzione della Magistratura, in un’inchiesta che dovrà certamente e il più presto possibile fare chiarezza su quanto accaduto nella gestione amministrativa, e le professionalità e le esperienze che hanno consentito a questa struttura di essere sempre più un punto di riferimento di eccellenza, nel campo della cardiochirurgia, per tutta la Calabria.
La situazione della Sanità nella nostra regione è tale che chiudere il Sant’Anna Hospital significherebbe non solo allungare le liste di attesa per persone che necessitano di cure immediate, ma anche incrementare i “viaggi della speranza” che causano enormi e gravi disagi a pazienti e famiglie e portano altrove risorse della Calabria.
Devono essere, inoltre, difesi e salvaguardati i posti di lavoro e garantite le giuste retribuzioni di un personale che, negli anni, ha guadagnato sul campo i galloni dell’eccellenza; un personale che – nonostante il blocco degli stipendi – sta lottando perché, in questa lunga fase di drammatica emergenza pandemica, pazienti non Covid possano continuare a ricevere le cure necessarie per le loro gravi patologie. Bisogna fare di tutto perché queste professionalità non siano costrette a lasciare la Calabria o disperse a causa dello smembramento di una équipe che ha dimostrato di saper fare il proprio lavoro al servizio della salute dei cittadini.
Faremo presente tutto questo al Commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, Prefetto Luisa Latella, nell’incontro convocato per lunedì 4 gennaio.
La questione sarà portata anche all’attenzione del Commissario per il piano di rientro, Prefetto Guido Longo, al tavolo già programmato per il dopo festività natalizie: nel quadro generale della riorganizzazione della rete ospedaliera, infatti, in un sistema sanitario regionale integrato – concludono i Segretari Cisl Russo, Carolei e Tallarico – deve essere comunque salvaguardata la qualità e la continuità dei servizi per i cittadini e questo vale anche per le strutture private che sono comunque chiamate a rispettare le regole».