Incontro operativo, oggi pomeriggio, del Coruc (il Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi) per discutere di eventuali cambi di assetto in seguito al nuovo Dpcm del 3 dicembre ed all’Ordinanza del Ministro della salute del 27 novembre 2020, recanti ulteriori misure di contenimento e di gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
I Rettori degli atenei calabresi, l’assessore Sandra Savaglio, in rappresentanza della Regione e i rappresentanti degli studenti, hanno deciso di concerto di mantenere sostanzialmente invariate le disposizioni in corso. Il Comitato ha reputato che, dal punto di vista didattico, non sarebbe opportuno cambiare nuovamente le modalità di insegnamento e tornare in presenza a pochi giorni dal termine del semestre, anche considerando che molti studenti fuori sede faranno rientro nelle loro case subito dopo il giorno dell’Immacolata. Nel corso dell’incontro è stato pertanto deciso di mantenere le attuali misure fino a Natale, proponendosi di rivalutare la situazione a ridosso dell’Epifania. Proseguiranno, invece, le attività legate alla ricerca nei laboratori, sempre nel rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti.
Inoltre il Coruc, in considerazione del passaggio della Calabria dalla zona rossa alla zona arancione e considerate le gravose attività necessarie per rispettare le scadenze di fine anno, ha auspicato un incremento della presenza del personale negli atenei, sempre nel rispetto del limite massimo del 50% prescritto dal Dpcm.
In seguito alla riunione, il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, ha firmato il nuovo decreto che resterà in vigore, quindi, fino al 6 gennaio 2021.
Lezioni, esami e lauree. Restano, sostanzialmente immutate le disposizioni legate alle attività didattiche collettive, che continueranno a distanza per tutti gli studenti fino al 6 gennaio, salvo diversa disposizione delle competenti autorità nazionali. Anche gli esami, le sedute di laurea e di dottorato si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica. I docenti, però, potranno svolgere le lezioni o gli esami anche dalle strutture universitarie, qualora necessitino di utilizzare i supporti tecnologici più performanti presenti nelle aule.
Laboratori. Le attività di laboratorio, di tirocinio, di tesi e di ricerca non surrogabili in modalità telematica possono essere svolte in presenza, previa autorizzazione dei direttori di dipartimento.
Biblioteche. Le biblioteche di Ateneo saranno aperte alla comunità accademica per lo svolgimento dei servizi di prestito e di restituzione dei libri. Sarà consentita anche la consultazione dei libri fuori prestito soprattutto per venire incontro alle esigenze di tesisti e dottorandi, al fine di consentire la conclusione del loro iter degli studi. L’accesso sarà regolato su prenotazione, secondo le modalità stabilite dalle Biblioteche, in sale dedicate e nel rispetto delle misure di sicurezza previste per il contenimento del Covid-19.
Associazioni, centri comuni e Cus. Resteranno chiuse le sedi delle associazioni studentesche ubicate nell’Ateneo, i centri comuni di ogni tipo, i quartieri e la sede del Cus Cosenza.
Alloggi. Sarà vietato rientrare nelle residenze universitarie a quanti non risultino già stabilmente presenti. Eventuali richieste di rientro saranno considerate solo se motivate dalla necessità di partecipare ad attività didattiche in presenza.
Segreterie. Resterà sospesa l’attività front-office del personale tecnico-amministrativo. L’erogazione dei relativi servizi si svolgerà esclusivamente in modalità telematica.
Fonte: La portavoce del rettore