L’iter avviato nel 2018, ha visto le tre realtà “fondersi”, in riferimento al D.Lgs 117/17 . Con la firma dei tre Presidenti che, sigla l’atto di fusione davanti al notaio, il Csv Catanzaro incorpora Crotone e Vibo Valentia nel rispetto della normativa indirizzata da Csvnet e dall’Organismo Nazionale di Controllo, diventando così di fatto un unico ente. Questi tre centri, ciascuno con una specifica storia e un forte radicamento territoriale, dal primo gennaio 2021 saranno un unico Centro di Servizio per il Volontariato che, vedrà collaborare insieme i professionisti del terzo settore delle tre province, all’insegna di una rinnovata sinergia che mette insieme competenze ed esperienze diverse, a servizio del mondo del terzo settore. Il 12 e 13 ottobre 2020, i tre enti avevano già deliberato in assemblea dei soci questo importante cambiamento. Ciascun rappresentante legale delle tre province ha espresso così il proprio pensiero: Luigi Cuomo Presidente CSV Catanzaro “Inizia per noi una nuova avventura, sicuri che continuerà a garantire, ai rispettivi territori, professionalità e vicinanza a tutto il mondo del terzo settore”, il Presidente del CSV Vibo Valentia Roberto Garzulli “Si apre un percorso che è la naturale prosecuzione di un lavoro di squadra, che ci ha visto collaborare insieme negli scorsi mesi, come ci ha chiesto la riforma del terzo settore, sono sicuro che nei prossimi anni ci vedrà crescere e affrontare nuove importanti e stimolanti sfide” il Presidente del CSV di Crotone Lucia Sacco “il Csv Calabria Centro è una grande opportunità per metterci in gioco e cogliere insieme le sfide e i bisogni del volontariato dei territori, alla prova della riforma del terzo settore”. Si comincia all’insegna della positività e di una rinnovata energia, per un centro di servizi nuovo, sempre di più al fianco delle associazioni e del volontariato, un ente diverso ma ancora più unito e granitico, una realtà innovativa, i volontari e le organizzazioni di volontariato possono ora contare un nuovo ente, di sicuro più efficace e partecipato. I CSV, oggi sono una delle poche e funzionanti infrastrutture sociali, ancora in grado di alimentare e sostenere quel mondo del volontariato che, in questo periodo di “pandemia” si trova ad affrontare nuovi episodi e fenomeni di crisi di partecipazione, con un rinnovato stimolo verso lo stimolo di una nuova cittadinanza attiva e rafforzerà il radicamento territoriale, ma soprattutto si porrà come attore imprescindibile per lo sviluppo locale. In questa prospettiva si impegnerà a far comprendere ancora di più alle istituzioni locali, che non è possibile programmare, realizzare e valutare uno sviluppo locale che promuova coesione e qualità sociale, senza tener conto della presenza del volontariato e del Terzo Settore. In questa prospettiva, il Csv si impegnerà ancora di più, per lo sviluppo e la valorizzazione del capitale sociale esistente nei diversi territori attraverso la promozione di maggiori competenze a partire dagli operatori dei Centri, coinvolgendo anche gli operatori pubblici, le Scuole e le Università, con particolare attenzione alla ricerca di nuovi Volontari tra le nuove generazioni. Con la “fusione” gli enti del terzo settore, vedranno rafforzato e promosso il ruolo dei propri volontari. L’auspicio è che si possa fare ancora di più, nei territori di competenza nel rispetto di quello che è stato il lavoro fatto in vent’anni di storia, per rafforzare ulteriormente il volontariato dell’area della Calabria Centrale.