Tre associazioni pugliesi e la calabrese “Cantiere Laboratorio” hanno raccolto 2 tonnellate di pasta per i poveri.
Le necessità dei più bisognosi non si esauriscono nelle emergenze; al contrario, aumentano perché i più fragili sono sempre più esposti alle crisi.
La pandemia sta mettendo in ginocchio tutti coloro che già faticavano ad arrivare a fine mese.
Per questo motivo, associazioni che sostengono persone in stato di bisogno attraverso opere di carità hanno raccolto 2 tonnellate di pasta che saranno donate all’elemosiniere del Papa S.E.M. Card. Konrad Krajewski.
Tutto parte da Taranto, città che da anni affronta una serie di difficoltà legate alla crisi economico/industriale, e che dimostra, ancora una volta, un grande spirito solidale.
“Non si può stare a guardare chi ci è prossimo nella sofferenza, non si possono chiudere gli occhi e far finta di niente”. Questo affermano le 4 associazioni meridionali che hanno organizzato la raccolta benefica.
Con lo slogan “La pasta per i poveri del Papa”, Stabat Mater (Pres. G. Orlando), Osservatorio Diplomatico Internazionale (Pres. V. Grittani), Amic.A (Pres. G. Ressa) e Cantiere Laboratorio (Pres. V. Gigliotti), hanno consegnato, martedì 17 novembre 2020, all’Arcivescovo di Taranto S.E. Mons. Filippo Santoro 500 kg di pasta offerti dal Pres. dell’associazione Europa Abcasia, Achille Nocito, per i poveri di Taranto.
Ulteriori 2 tonnellate di pasta verranno consegnate il 5 dicembre 2020 all’elemosiniere del Papa S.E. Card. Konrad Krajewski in Vaticano grazie alla sensibile donazione fatta dal “Pastificio Lori” di Altamura (Bari).
Un semplice gesto ma altamente simbolico che cerca di alleviare le sofferenze di chi chiede aiuto.
Aiutare il prossimo in difficolta è un dovere morale di ogni cristiano che deve affrontare le sfide del nostro tempo con coraggio e non con rassegnazione, con la preghiera, l’azione e il sacrificio.