I carabinieri forestali hanno individuato e sequestrato diversi richiami elettroacustici, non consentiti per l’esercizio della caccia, nel comprensorio di Cirò nel mese in corso. I richiami, perfettamente funzionanti e completi dei loro accessori, sono stati messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Per attirare la presenza dei volatili in alcune aree del Crotonese, evidentemente si fa ancora largo uso di richiami elettroacustici, seppur non consentiti dalla normativa vigente sulla caccia. In un caso, finanche, la presenza di un richiamo disturbava la quiete notturna e alcune persone si sono rivolte ai militari per la localizzazione e il controllo del rispetto della normativa.
Con poche decine di euro, ormai è facile approvvigionarsi delle parti necessarie per assemblare un richiamo elettroacustico. Quelli rinvenuti nel mese in corso sono muniti di amplificatori che sviluppano una potenza nominale di ben 500 W, udibili nella notte a centinaia di metri di distanza.
La Stazione CC Forestale Cirò, nel corso di servizi specifici pianificati negli orari notturni, ha sequestrato nel mese in corso, peraltro non ancora trascorso, 5 apparati attivi individuati in aperta campagna grazie all’insistenza del verso. Tutti i richiami posti sotto sequestro, attivi e completi di tutti i loro accessori, sono stati messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
L’esercizio della caccia, per di più in violazione delle leggi di tutela vigenti, incide fortemente sulla presenza degli uccelli selvatici. È richiesta, pertanto, una nuova sensibilità ai cacciatori che sono chiamati a rispettare rigorosamente le norme volte a limitare l’impatto sulla biodiversità e a consentire in qualche misura la sostenibilità dell’attività venatoria, sempre meno apprezzata da ampie fasce della cittadinanza.