E’ tempo di restituire alla comunità crucolese la piena verità e la realtà dei fatti che nei due anni di gestione del Comune sono stati argomento di numerosi e gravi attacchi da parte dell’ex Sindaco Domenico Vulcano.
Inizia così un lungo ed articolato comunicato stampa a firma della Commissione Straordinaria che da quasi due anni ormai (l’insediamento risale alla fine di ottobre del 2018) gestisce l’Ente dopo lo scioglimento decretato a suo tempo dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno.
I Commissari Aldo Lombardo, Salvatore Tedesco e Francesco Giacobbe per la prima volta, quindi, si rivolgono alla cittadinanza locale, attraverso gli organi di stampa, “dopo aver subìto attacchi da parte dell’ex sindaco (deposto ai sensi dell’art. 143 del TUEL – scioglimento dell’ente per mafia) e sul quale pende ricorso in Cassazione per la decisiva pronuncia di incandidabilità ai due prossimi turni elettorali.”
E siccome uno dei primi atti decisi dopo il loro insediamento è stata la dichiarazione di DISSESTO FINANZIARIO del Comune di Crucoli, il primo argomento sul quale poggiano la loro lunga esamina della “verità dei fatti” è proprio questo atto, resosi necessario “per la concomitante limitatezza dell’Ente ad ottemperare al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili in bilancio e fuori bilancio e la incapacità strutturale di realizzare i crediti ed accertare e riscuotere i tributi comunali, in una evidente situazione di squilibrio finanziario sia sostanziale che di liquidità.”
Nello specifico, già per il rendiconto 2010 (secondo mandato Sicilia, n.d.r.) “era stata evidenziata dalla Corte dei Conti la necessità dell’adozione da parte dell’Ente di immediati correttivi volti ad impedire il protrarsi della situazione ed evitare che lo stesso possa precipitare in futuro in una situazione deficitariamente strutturale.”
Invece, aggiungono i tre Commissari, “non solo non si diede seguito a tali indicazioni, ma nemmeno ci si preoccupò di relazionare alla Corte dei Conti sulle criticità segnalate, cosi come peraltro era stato disposto anche dal Consiglio Comunale nella seduta del dicembre 2012, protraendo così le decennali anomalie tuttora presenti e che hanno determinato l’attuale situazione.”
SEGRETARIO COMUNALE – La necessità di disporre a tempo pieno dell’attività di un segretario comunale e di un ufficio affari generali per il Comune di Crucoli si è resa necessaria, prosegue il comunicato stampa, “soprattutto per la disorganizzazione amministrativa dell’Ente, incontrata fin dall’insediamento di questa commissione, che ha impedito persino una chiara, precisa e puntuale conoscenza dei fatti,… rendendo estremamente difficoltoso la conoscenza e l’inquadramento della gestione dell’Ente stesso, impedendo l’attuazione di una normale attività amministrativa, che tenesse distinte, finalmente, le attività di gestione da quelle di indirizzo del Comune, prima unificate nel particolare “dinamismo jolly” del Sindaco uscente.”
La gestione del servizio di RACCOLTA RIFIUTI, a detta degli scriventi, è stata sin dall’inizio del mandato commissariale estremamente problematica per due particolari motivi: “Per prima cosa si è dovuto procedere allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, allocati illegalmente all’interno del centro RAEE (realizzato lungo la strada provinciale SP1 che da Torretta nord porta a Crucoli, n.d.r.) e adibito in tal modo a discarica. L’espediente di togliere la spazzatura dalle strade per essere poi illegalmente depositata in discarica abusiva era stato utilizzato per illudere l’opinione pubblica locale che il servizio di raccolta rifiuti era normalmente svolto; inoltre, la prestazione veniva effettuata con operai ed autisti assunti illegalmente tramite agenzia interinale, con conseguente lievitazione dei costi per il Comune ed eludendo la normativa in materia di assunzioni nel pubblico impiego cui è sottoposto l’ente locale.”
I Commissari, precisano che in proposito hanno proceduto ad esternalizzare il servizio raccolta rifiuti, pur nelle ristrettezze finanziarie imposte dalla gestione del bilancio per l’anno 2019 e 2020, garantendo così alla cittadinanza lo svolgimento del servizio secondo i parametri di economicità, efficacia ed efficienza: “Nel corso delle due ormai decorse stagioni estive, caratterizzate dal fortissimo incremento della popolazione residente per l’afflusso turistico, il servizio di raccolta è stato regolarmente espletato quotidianamente, ad eccezione di qualche singola giornata di mancata raccolta, dovuta al sempre problematico conferimento dei rifiuti in discarica non certo ascrivibile a questa amministrazione straordinaria, la quale, altresì, in nessun caso avrebbe mai potuto autorizzare lo sversamento dei rifiuti all’interno del centro RAE, come si è fatto in passato.”
ENERGIA ELETTRICA – “Dal mancato pagamento ai fornitori di quanto ad essi dovuto sono derivati maggiori debiti fuori bilancio (il debito era stato inscritto in bilancio per un importo di 120.000 euro a fronte di una spesa effettiva di 350.000 euro riferiti ad un solo anno) e da ciò l’evidente accumulo dei debiti negli anni. E proprio per procedere alla razionalizzazione della spesa, si è proceduto alla riduzione, nelle ore notturne, dell’accensione dei lampioni della pubblica illuminazione. Pertanto, dal decorso mese di luglio 2020 con l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, l’Ente è stato ammesso al mercato ordinario liberandosi così da quello di salvaguardia e realizzando così già una sostanziale riduzione della spesa pubblica”
Anche i paventati lavori al Castello del borgo collinare sono stati oggetti di polemiche in questi mesi, ma a detta di Lombardo, Tedesco e Giacobbe il relativo finanziamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri ad oggi non è stato ancora erogato “in quanto il Comune ha un debito con l’ente di previdenza di circa 70.000 euro per contributi del personale non versati negli anni passati, debito che potrà essere sanato soltanto dall’OSL (Organo Straordinario di Liquidazione, n.d.r.) per permettere al comune di Crucoli di presentare un regolare documento di contribuzione previdenziale.”
Altri argomenti sui quali i Commissari poggiano la loro “piena verità” sono poi il FINANZIAMENTO PON LEGALITA’ che doveva servire alla ristrutturazione dell’immobile ex Asilo di Crucoli per essere adibito a centro Sprar (“l’Ente ha rinunciato in quanto il centro era già stato chiuso ed il finanziamento prevedeva comunque una compartecipazione del 10% da parte del Comune, già in dissesto finanziario.”), la REFEZIONE SCOLASTICA (“E’ stata assicurata dall’ente fino al 31.12.2019 con fondi previsti nel bilancio provvisorio 2019, ma poi, nella stesura dell’ipotesi di bilancio riequilibrato da far approvare da parte del ministero, si è dovuto procedere alla copertura totale della spesa, attraverso le singole quote versate dagli utenti che ne facessero richiesta.”), le LAMPADE VOTIVE CIMITERIALI (“E’ stato accertato che la gestione delle lampade votive dei cimiteri di Crucoli e di Torretta era affidata ad un privato senza alcun affidamento formale. Si è pertanto proceduto a far cessare tale situazione di illegalità ed il servizio attualmente viene gestito direttamente dall’Ente che lo ha potuto anche migliorare procedendo ad effettuare i necessari lavori di adeguamento e messa in sicurezza della linea elettrica dei due cimiteri.”), la BIBLIOTECA COMUNALE (“I locali in oggetto, siti nel plesso scuole Elementari di Torretta, sono stati a suo tempo ristrutturati con fondi di edilizia scolastica, nell’ambito della ristrutturazione di locali scolastici nell’anno 2017. Non sono mai stati finanziati interventi finalizzati all’utilizzo dei medesimi per adibirli esclusivamente a biblioteca. La quale, tra l’altro, era stata affidata a soggetti privati senza alcuna convenzione con l’Ente titolare dell’immobile ed utilizzata a scopo di lucro per corsi di lingua straniera, considerando, viceversa, che non ne è stato mai inibito l’utilizzo e men che mai sottratto all’impiego dei cittadini che volessero fruirne.”).
Un capitolo più complesso riguarda quindi l’ASILO NIDO realizzato nei pressi delle scuole medie di Torretta tramite un Progetto PAC PNSCIA dell’Autorità di Gestione dei servizi per l’infanzia della durata di un anno: “La struttura aveva aperto la sua attività nel 2017 – prosegue la nota stampa – e poi fatto ripartire da questa Commissione nel mese di novembre 2018, con gestione delle attività fino al 30 giugno 2019, termine ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre dello stesso anno, grazie al recupero delle somme non utilizzate nel 1° semestre. Oggi al fine di dare un servizio di continuità la stessa Commissione Straordinaria ha fatto la scelta di non avvalersi della convenzione (comunque scaduta) con Copross ed entrare nella Comunità d’Ambito per la Gestione dei Servizi Sociali che fa capo al Comune di Cirò Marina: in tal modo, tramite manifestazione d’interesse in fase di pubblicazione, verrà assicurata per i prossimi tre anni l’assistenza all’Infanzia a 16 bambini, utilizzando la struttura sita in Torretta e già accreditata dal mese di luglio 2020 con il suddetto Ambito di Cirò Marina.”
Sempre in tema di servizi sociali, si parla dello SPRAR FAMIGLIE allocato nei locali ex asilo di Crucoli: “Nel precedente affidamento diretto, l’ente gestore COPROSS (Ente Pubblico non Economico) ha evidenziato di non essere in grado di gestire il centro per mancanza di capacità economico finanziaria (vedi rinuncia in data 20 febbraio 2019) con conseguente chiusura a seguito di sopralluogo disposto da Ministero dell’Interno in quanto gli ospiti erano stati lasciati senza la minima assistenza di operatori e senza viveri. Quanto allo SPRAR MINORI (ex scuola media di Crucoli, n.d.r.), anche in questo caso si era proceduto all’affidamento diretto all’ente gestore CORIS (soggetto privato) con autorizzazione provvisoria al funzionamento dal 2016 e senza successiva autorizzazione da parte della Regione Calabria in quanto gli ospiti erano allocati in un immobile privo di certificazioni di agibilità e abitabilità.”
E si arriva ovviamente al delicato argomento riguardante l’EROSIONE COSTIERA che da molti anni ormai imperversa sulle coste di tutta la Calabria e del tratto crucolese, in particolare: “E’ ben visibile a tutti il danno causato dagli interventi di somma urgenza consistenti nella realizzazione di pennelli (e non pennellini come vengono definiti da chi li ha abusivamente realizzati) frangiflutti in massi ciclopici disposti nelle adiacenze dei Lidi Jumping e Brutium perpendicolarmente alla linea di battigia e che interessano oltre all’arenile anche lo specchio d’acqua antistante.
Al riguardo, a questa commissione, appena insediata, è stato notificato un verbale di 30.000 euro da parte dell’Agenzia delle Dogane, per opere realizzate nel demanio marittimo senza le necessarie autorizzazioni e per il quale ha dovuto intraprendere azione di difesa legale. Inoltre, al fine di dare risposte concrete alla Procura della Repubblica, è stato fatto atto di indirizzo al Responsabile dell’Area Tecnica affinché si potesse avere un parere tecnico competente in materia, nello specifico sull’incidenza della realizzazione dei pennelli sull’erosione costiera senza uno studio adeguato.”
Della relazione redatta appunto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Crucoli e datata 1 luglio 2020 gli scriventi riferiscono di un passo importante, a loro dire, che riporta lo studio specialistico affidato all’Ing. Alberto Borsani di Paola (CS), secondo il quale “viene evidenziato che la presenza dei pennelli, seppur limitato ad un breve tratto compreso tra i 50 ed i 70 metri a cavallo degli stessi, ha comunque provocato un disequilibrio della naturale linea di costa determinando un lieve avanzamento della linea di costa a Nord ed un contestuale lieve arretramento a Sud,… ma viene altresì evidenziato che tali strutture hanno un effetto molto limitato sul regime della dinamica costiera, che sicuramente non risolvono il problema dell’erosione ne hanno alcuna utilità a mitigarne gli effetti creando disequilibri con accentuazione del fenomeno erosivo dei tratti posizionati a sud nelle immediate vicinanze degli stessi.”
Infine, in merito ad un INCONTRO PUBBLICO più volte richiesto da un comitato di sottoscrittori, i Commissari precisano “che, in ogni caso, non è stato possibile dare seguito a tali richieste per l’incombente pandemia (la richiesta è pervenuta il 2 marzo 2020) e nemmeno è stato possibile comunicare tale ultima determinazione in quanto gli istanti non hanno, a loro volta, indicato un qualsiasi riferimento cui rapportarsi (l’indirizzo di posta elettronica del mittente dell’istanza di incontro non sembra corrispondere ad alcuno dei firmatari della richiesta stessa). Non è stato comunque ritenuto opportuno promuovere il citato incontro in quanto i firmatari della richiesta, nell’allegata petizione, prospettavano anche la possibilità di esporre “idee e proposte per investimenti” che potevano ritenersi provenienti da alcuni sottoscrittori della domanda facenti parte della precedente compagine amministrativa, sciolta proprio in quanto, secondo il relativo D.P.R., permeabile a condizionamenti esterni della criminalità organizzata: in sostanza, facendo entrare dalla finestra quello che era stato fatto uscire dalla porta.”