Il cortometraggio scritto e diretto dal regista Angelo Antonucci che ringrazio, insieme al presidente uscente della Film Commission, Giuseppe Citrigno, per avere scelto la nostra città per la presentazione ufficiale del lavoro di grande valenza storico/documentaria”. E’ quanto afferma l’assessore alla cultura, Milena Lopez, plaudendo al lavoro del maestro Antonucci, patrocinato dal Comune di San Giovanni in Fiore, e alla Film Commission a guida Citrigno il cui rilancio, grazie anche alla legge sul cinema approvata dal passato governo Regionale, ha determinato in questi ultimi cinque anni il rilancio della Calabria come set cinematografico con un notevole indotto lavorativo ed economico a contorno
“Il corto – prosegue Milena Lopez – racconta uno degli episodi più importanti del Risorgimento italiano, ossia la spedizione in Calabria dei Fratelli Attilio ed Emilio Bandiera nel 1844 che fecero germogliare in Calabria e in provincia di Cosenza le agitazioni e i movimenti che, il 17 marzo 1861, portarono all’Unità d’Italia. Il corto, dunque, ha il merito di rendere riconoscibile il ruolo simbolico che la Calabria ed il nostro territorio hanno avuto nella storia del Risorgimento italiano, a favore dell’unità del nostro Paese”. “Più in generale – prosegue l’assessore Lopez – l’iniziativa che abbiamo avuto il privilegio di ospitare accende i riflettori sulla importanza della conoscenza della storia e del nostro passato, per cui si inserisce a pieno titolo nel percorso che il mio assessorato ha portato avanti in questi cinque anni e volto, appunto, alla valorizzazione della nostra identità culturale e delle nostre radici per renderle immediatamente fruibile alle nuove generazioni al fine di poter meglio affrontare e vincere le sfide del presente e del futuro. Con questa convinzione, in questi anni abbiamo organizzato e attuato progetti culturali volti alla promozione e divulgazione della nostra identità culturale, anche attraverso la realizzazione di cortei e ricostruzioni storiche, la maggior parte dei quali legati, per ovvi motivi, alla figura di Gioacchino da Fiore come, per fare un solo esempio, la manifestazione “Tradizioni rurali e atmosfere medievali: I luoghi di Gioacchino da Fiore”.Seguendo questo indirizzo culturale non abbiamo, però, dimenticato altri episodi e momenti storici di cui è stato protagonista il popolo sangiovannese ed il nostro territorio. Tra questi ultimi abbiamo dato spazio, quindi, anche ai Fratelli Bandiera a cui nel 2017, abbiamo dedicato la manifestazione “Primavera tricolore”, nel corso della quale è stata fatta apporre una lapide in ricordo dei Fratelli Bandiera presso piazza Abate Gioacchino, su proposta dell’associazione Impegno Civile, ed allestita una mostra documentaria presso la biblioteca comunale sui temi del Risorgimento e dell’Unità d’Italia. Nel 2018, invece, abbiamo collaborato e dato il Patrocinio del Comune alla pro Loco di Rovito per il corteo storico sui Fratelli Bandiera e lo scorso anno, infine, a 200 anni dalla nascita di Emilio Bandiera, abbiamo ricordato i due martiri del Risorgimento Italiano, avviando un progetto per la definizione del sentiero attraversato dai fratelli Bandiera prigionieri della guardia urbana di San Giovanni in Fiore, verso Palazzo Lopez, dove furono tenuti prigionieri. In quella occasione è stata patrocinata l’escursione della Uisp, sezione di Catanzaro, che ha ripercorso l’ultima parte del probabile itinerario seguito da Attilio ed Emilio Bandiera, ricostruito dall’appassionato escursionista Michele Belcastro di San Giovanni in Fiore”. “L’obiettivo era quello di tutelare e valorizzare questo percorso di riconosciuto valore storico e culturale – conclude Milena Lopez – che oggi, con la strada spianata dalla Giunta Belcastro, ci auguriamo possa perseguire la prossima amministrazione comunale, riconoscendone il pregio e la validità”.
L’arrivo in Calabria, alla foce del Neto, e l’avventurosa spedizione dei f.lli Bandiera e dei loro 17 compagni, rappresentano un fatto storicamente acclarato, così come il percorso compiuto dalla spedizione fino alla tragica conclusione nel vallone di Rovito. Al posto dell’assessore Lopez parlerei con meno enfasi dell’Unità d’Italia. Andrei, soprattutto, a documentarmi sui modi (massacri e deportazioni) con i quali essa è stata realizzata e sui veri motivi (la sottrazione delle ingentissime risorse economiche del ricco Sud) alla base di un avvenimento che si è rivelato tragico per tutto il Sud (l’Antico Regno delle Due Sicilie), Calabria compresa. Cordiali saluti