Nel Castello Aragonese di Le Castella, si è tenuta, sabato 22 agosto, la prima edizione del “Premio Aragona”, ultimo appuntamento della “Settimana del turismo culturale”. Una serata ricca di emozioni e di riconoscimenti per alcune personalità che, su tutto il territorio nazionale, si sono distinte per impegno civico-sociale, legale e culturale. Il premio è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maria Grazia Vittimberga, e ha l’obiettivo di crescere anno dopo anno e diventare un appuntamento fisso, e sempre più prestigioso, del territorio.
La prima edizione è partita nel migliore dei modi con la presenza di personaggi di primissimo piano e un riscontro più che positivo che ha superato di gran lunga i confini regionali. Ad introdurre e presentare la serata è stato il bravo giornalista Francesco Oliverio che, in una sorta di salotto all’aperto, ha intervistato ogni singolo premiato: il primo ospite a salire sul palco è stato Gaetano Grasso, presidente onorario della FAI, federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane, nonchè ex deputato della Repubblica italiana e attuale professore dell’Università di Catanzaro, presso la facoltà di Giurisprudenza. Con Grasso si è discusso di lotta alla mafia e al pizzo, trent’anni di battaglie sempre al fianco dei più deboli, delle vittime di usura, racket e violenza. A premiare Grasso “esempio vivente di chi con coraggio da sempre contrappone giuste azioni alla sopraffazione che affligge parte della società” il vice sindaco Maria Grazia Micalizzi che hai poi sottolineato l’importanza della settimana culturale a Isola Capo Rizzuto.
Il secondo premiato è stato Mustafa El Aoudi, l’ambulante eroe, di origini marocchine, che nel 2018 ha salvato la vita ad una dottoressa dell’Ospedale civile di Crotone, aggredita da un uomo armato di cacciavite. Un gesto che è valso a Mustafa l’onorificenza a “Cavaliere della Repubblica Italiana” consegnatagli dal presidente Sergio Mattarella. L’eroe venuto dal Marocco, ormai crotonese puro, ha poi rivissuto quei momenti che lo hanno portato alla ribalta nazionale quasi con le lacrime agli occhi, affermando che quei pochi secondi rimarranno sempre indelebili nella sua mente. Poi, in una breve lettera Mustafa ha chiesto aiuto alle istituzioni per diventare ufficialmente un cittadino italiano: “La mia famiglia è italiana, a casa mia si parla italiano e dialetto calabrese, sulla carta, però, non lo siamo e il nostro sogno è quello di diventare cittadini di questo straordinario paese”. A premiare Mustafa El Aoudi “il cui coraggio personale ha manifestato l’esempio di una integrazione responsabile verso una società multietnica”, l’assessore Salvatore Friio.
Il terzo premio della serata è toccato ad Antonio Marziale, fondatore e Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, che ha raccontato il suo lavoro con un passaggio anche al noto scandalo di pedofilia all’interno della comunità del Forteto, sottolineando il suo impegno continua per la lotta alla pedofilia. A premiare il garante per l’infanzia “per il suo ruolo delicato al fianco dei minori, futura generazione da tutelare ed affiancare”, il maestro orafo Gerardo Sacco. Lo stesso Sacco è stato il padrino della serata nonché l’ideatore del premio, che ha raccontato come la sua carriera sia partita proprio da Le Castella e dal magnifico maniero aragonese nel lontano 1968, ovvero durante le riprese del film “L’armata Brancaleone”.
Dopo Marziale sul palco è salito Antonio La Cava, il professore in pensione che gira la Basilicata a bordo del suo Bibliomotocarro per portare cultura soprattutto nei paesini più piccoli e isolati della Basilicata. A premiare La Cava “per la cura e la dedizione dimostrata nel diffondere la cultura verso le nuove generazioni”. L’ultimo a salire sul palco è un calabrese, originario di Santa Severina, simbolo della lotta alla mafia: il questore di Palermo Renato Cortese, uomo che si è sempre contraddistinto per coraggio e dedizione, tanti arresti eccellenti, tra cui quelli di Giovanni Brusca e Bernardo Provenzano. Cortese ha raccontato la sua lunga carriera, ha parlato di mafia, di omertà, di Stato e tanto altro. A premiare il dottor Cortese “per il suo impegno costante affinché la legalità e il senso di giustizia prevalgano sempre tra gli uomini” è stato il sindaco Maria Grazia Vittimberga. Lo stesso primo cittadino è stato a sua volta premiato per l’impegno profuso durante la pandemia, un premio simbolico che va a tutti i sindaci d’Italia, a consegnare il premio è stato l’ex assessore Guglielmo Liò che ha sottolineato l’importanza della cultura. Tutta la serata è stata allietata dalle splendide note del violinista, nonché direttore d’Orchestra, Mario Leotta e dal pianista Rosario Folino.
L’amministrazione ringrazia tutti gli ospiti per aver accettato l’invito; il giornalista Francesco Oliverio per aver presentato in maniera eccellente la serata; Guglielmo Liò e l’ingegnere Giuseppe Mercurio per il grande impegno nell’organizzare minuziosamente ogni singolo evento della settimana del turismo culturale.