RaMe2020 è un festival di teatro e arti performative. Nasce dall’esperienza della residenza culturale Ra.Me. – Le Radici del Mediterraneo, a partire dal 2017 a Melissa. Quest’anno Teatro Ebasko si è aperto alla dimensione del festival itinerante che trasformerà le strade, le piazze e le attrazioni turistiche situate tra l’antico borgo di Melissa e il lungomare di Torre Melissa in luoghi di spettacolo, dove la comunità potrà riunirsi e prendere parte alle attività artistiche non soltanto come semplici spettatori, ma come partecipanti attivi. Questo esperimento, in accordo e con il patrocinio del Comune di Melissa, è la naturale evoluzione della formula della residenza culturale Ra.Me. – Le Radici del Mediterraneo.
Il tema scelto da Teatro Ebasko per questa edizione è “la Resistenza: resistere significa per il gruppo continuare a imprimere attraverso il teatro e l’arte, in ogni luogo possibile, in ogni persona incontrata, l’idea che l’uomo possa emancipare la sua natura e diventare un individuo cosciente della comunità, in grado di tendere all’infinito. Tutta la produzione spettacolare di Teatro Ebasko mira a creare degli accostamenti contrastanti, come un piccolo borgo arroccato e incastrato nella roccia delle sue convinzioni che, trasformandosi in tante piccole barche,decide di affrontare le insidie del mare aperto per godere del senso di libertà.
Quello che Teatro Ebasko vuole lasciare al termine di questa esperienza è il valore del creare comunità, condividere culture e raccontare storie archetipiche. L’antico borgo calabrese e le campagne circostanti ospiteranno un percorso artistico e culturale alla scoperta delle antiche tradizioni del Mediterraneo, riqualificando, attraverso questi, un territorio sfavorito dal progresso economico e dall’andamento dei flussi migratori.
PROGRAMMA
Dal 3 al 9 agosto Teatro Ebasko ospiterà la Residenza culturale negli spazi di “Casa Kyma”, dove verranno accolti 15 partecipanti ai laboratori teatrali. Giovedì 6 agosto, alle 22, i partecipanti si esibiranno, insieme ai membri della banda musicale di Melissa, in una parata/spettacolo nell’Area Festival, al campetto della Scuola Media di Melissa. Sarà un’occasione di incontro con la comunità che anticipa il festival vero e proprio.
Venerdì 7 agosto, alle 19.30, si inizia in Area Festival con la proiezione deldocu-film “E poi si vede” di Domenico Pizzulo (Humareels) sul tema dello spopolamento dei piccoli paesi del Sud Italia. A seguire, verrà offerta la cena e tutti insieme ci si sposterà al Museo Treccani per la Cerimonia d’apertura, dove parleranno il direttore artistico di RaMe2020, Simone Bevilacqua, e il sindaco del Comune di Melissa. Al termine, andrà in scena a Piazza del Popolo “Fragalà”di Teatro Ebasko e “Tamburo è Voce…Battiti di un Cantastorie”di Nando Brusco, un viaggio nella cultura popolare e nella memoria orale della che rivivono nel cerchio magico del tamburo.
Sul Lungomare di Torre Melissa Lina Della Rocca in “I sogni di Gelsomina” (Teatro Ridotto), vestirà i panni di Gelsomina, una lustrascarpe napoletana dallascorza dura ed il cuore tenero che con la sua grazia e leggerezza,porterà i bambini allascoperta del suo mondo fantastico utilizzando la narrazione,la danza e la musica.
Successivamente, ci introdurremo nello scenario dantesco di “Frammenti Divini di un Viaggio in Inferno”(Teatro dell’Albero)con la rielaborazione di Mario Barzaghidei primi otto canti dell’Inferno dantesco.
Le parole ed i pensieri di otto donne che hanno deciso di condividere le loro storie ed esperienze nella lotta al tumore al seno, portando alla luce i loro ricordi di bambine,donne e mamme, sono il cuore dell’ultimo spettacolo della giornata, “La Beatrice” (Linee Libere).
L’ultimo giorno di RaMe2020 si svolgerà sul Lungomare di Torre Melissa con Giulio Votta ne“Il Circo di Pongo”(Teatro Proskenion); “Dietro agli occhi” di Chiara Corbetta e“Restless” della Compagnia Icore di Bologna; in chiusura ci sarà lo spettacolo “Favole di sabbia: C’era una volta” della Compagnia teatrop. Per la sera del 9 agosto, Teatro Ebasko ha il piacere di salutare tutti gli ospiti del festival con una Cena collettiva, dove la comunità è invitata a partecipare ed è libera di portare piatti tipici locali da condividere.