E ‘stato il signor Tiano Giovanni, dipendente regionale, che appena entrato nella piccola struttura, ha notato il grosso rettile attorcigliato in un angolo, ragion per cui, non ha esitato un attimo nel richiedere l’intervento di Gianluca Congi, noto esperto, organico a diversi gruppi e associazioni di protezione, ricerca e studio della fauna selvatica ( tra cui WWF, LIPU ed ENPA), oltre che poliziotto in servizio nella Polizia Provinciale, che in brevissimo tempo è arrivato in zona, mettendo in salvo il grosso serpente e le uova del signor Tiano. Il magnifico Cervone è stato immediatamente rilasciato in una zona limitrofa, con un habitat idoneo alla specie e soprattutto lontano dai pericoli. Grazie all’opera paziente e costante di sensibilizzazione e informazione sull’utilità dei serpenti data ai cittadini della Sila da parte di Gianluca Congi, ancora una volta, è stato possibile salvare dalla persecuzione questo splendido esemplare; sono tantissimi i serpenti salvati in questi anni, tra cui anche vipere. Il Cervone è il più lungo serpente italiano e tra i più lunghi d’Europa, un rettile innocuo e utilissimo all’ecosistema naturale oltre che una specie protetta per cui ne è vietata l’uccisione. A.Ma.