Primo forum telematico aperto ai rappresentanti del comitato Magna Graecia tra fondatori e aderenti. In agenda: la possibilità di valutare nel breve-medio periodo la commutazione del comitato da semplice organismo civico ad associazione politico culturale. Diverse le posizioni riscontrate sul punto, il che costituisce un valido indicatore di straordinaria vivacità nell’ambito del dibattito interno. Il comitato ha, nelle linee guida, l’obiettivo di sensibilizzare sull’idea “Magna Graecia”, attraverso una revisione delle province calabresi in base a un criterio di un più giusto ed equo riequilibrio demografico. Spinge sull’idea del doppio capoluogo (Corigliano Rossano a Nord, Crotone a Sud) e sul principio di pari dignità politico/istituzionale/territoriale. Tra i fondatori è prevalsa la tesi secondo cui siano maturi i tempi per iniziare a lavorare su un progetto politico sotto la denominazione “MAGNA GRAECIA”. «È un movimento aperto a tutte le espressioni politiche in questa fase di sensibilizzazione – è stato ribadito – i simpatizzanti e/o tesserati nei partiti espressione dell’attuale arco costituzionale possono svolgere un ruolo importante all’interno del movimento ma, ben consapevoli, che i responsabili dell’isolamento dell’intero arco jonico sono da individuare nell’intera partitocrazia, ancora oggi alle dirette dipendenze dei capoluoghi storici. Ed è per queste ragioni che, il comitato, andrà avanti per la sua strada, senza pregiudizi ideologici verso nessuno, ma nella consapevolezza che l’idea MAGNA GRAECIA sia avversata dai poteri centralisti».
Si è convenuto sulla necessità di muoversi contestualmente alla prosecuzione del messaggio di sensibilizzazione al fine di coinvolgere sempre più le istituzioni, i sindaci, le rappresentanze regionali e nazionali, ma nel reciproco rispetto dei ruoli e delle relazioni. Ci sono rappresentanze che hanno aderito, altre in stand by, altre ancora che sebbene invitate non hanno inteso neanche rispondere ad inviti con posta certificata. Il comitato stigmatizza atteggiamenti diseducativi e auspica rapporti bilaterali franchi, improntanti sul rispetto reciproco.
Proseguirà la campagna di sensibilizzazione sotto una veste civica, mediante la prosecuzione delle attività intraprese ed incontri telematici, ma entro l’anno si procederà alla definizione di un’area politica ben definita e mirata a raggiungere l’obiettivo e, soprattutto fermamente distante da quelle forze, talvolta mimetizzate, che ostacolano il progetto.
L’incontro delle ultime ore, rappresenta il primo di una serie di riunioni che, periodicamente, si terranno con tutti gli aderenti all’idea, al fine di saggiare, di volta in volta, le percezioni ed il comune sentire in capo ad ogni membro del Comitato.