“Sono Sabrina Ortega, bisnipote di Emanuela Mancuso, nata il 6 luglio 1904 a Crucoli. Lei era la figlia di Sestilia Artese e Francesco Mancuso.”
Inizia così il messaggio inviato da questa ragazza tramite i social ai responsabili della pagina facebook “MariaSsDiManipuglia”, Antonio Fazio e Nora Portaro, dopo aver trovato tra i cassetti della nonna una medaglietta antica dedicata alla protettrice di Crucoli.
Poi il racconto della ragazza continua praticamente con la storia dei suoi antenati crucolesi che si stabilirono nel paese sudamericano: “La mia bisnonna Emanuela arrivò in Argentina il 9 luglio del 1924 assieme ai genitori ed ai fratelli, Giuseppe, Antonio e Rosina. Si sposò nel giugno del 1926 nella città di Buenos Aires con Sebastiano di Rosa, siciliano, con cui ebbe 4 figli, Salvadora (mia nonna), Rosa, Antonia e Alberto.”
Per tutta la sua vita Emanuela, che lavorò fu stiratrice e casalinga, abitò nel quartiere Villa del Parque, appunto a Buenos Aires, nella casa che aveva costruito il marito “con le sue mani” e dove loro riceverono tanti amici calabresi e dove abita adesso la mamma di Sabrina.
“Lei ci ha insegnato un verso che si rispetta fino ora nella nostra famiglia – ricorda Sabrina – il 1° gennaio mattina, i bambini della casa si alzano e dicono ai loro genitori ed ai nonni: <<Buongiorno, buon anno, fammi la strinna di capodanno, capodanno, capo di misa, fammi la strina che mi hai promesa>>, e loro regalavano soldi in moneta.”
Emanuela morì a Buenos Aires il 10 marzo del 1970 e due anni fa la pronipote trovò tra le cose di nonna Salvadora una medaglietta con su incisa, da una parte, l’effige di “Santa Maria di Manipuglia” e sul retro una veduta che sembrerebbe di Crucoli come doveva essere probabilmente un secolo fa: “Ho sentito una grande emozione rivederla in questi giorni, qualche mese dopo il nostro viaggio in Calabria. L’ho avuta tra le mie mani anche quando sono stata nella Chiesa di Crucoli, a dicembre del 2019. E lì ho parlato con la Madonna in nome della mia bisnonna, dicendo che lei, quel giorno era tornata a casa. Non posso immaginare quello che ha sentito nonna Emanuela quando lasciò a lasciato il paradiso che è Crucoli. Veramente bello.”