I Carabinieri forestali hanno accertato, nei giorni scorsi, l’apertura abusiva di un varco in un muro lungo la strada provinciale 40 che collega Mesoraca a Marcedusa. La demolizione era stata eseguita per realizzare uno sbancamento, peraltro non autorizzato. L’area è stata posta sotto sequestro e il responsabile dei lavori è stato deferito all’Autorità giudiziaria.
Nel corso di un controllo del territorio, notando la demolizione di un tratto di muro di contenimento in calcestruzzo armato ai margini della strada provinciale, i carabinieri forestali sono intervenuti anche per verificare la regolarità di uno sbancamento. Gli accertamenti eseguiti sul luogo e presso l’Ufficio tecnico del comune di Mesoraca, competente per la vigilanza dell’attività urbanistica – edilizia nel territorio, hanno evidenziato che i lavori erano privi di atti legittimanti l’esecuzione. In seguito all’apertura del varco nel muro, in assenza di opere di regimentazione, le acque di ruscellamento sul terreno hanno invaso la sede stradale occupandola con fango.
Il responsabile dei lavori, un imprenditore quarantenne del luogo, è stato deferito alla Procura della Repubblica per danneggiamento delle opere d’arte stradali e lo sbancamento non autorizzato del terreno. Sono state poste sotto sequestro l’area dello sbancamento, estesa circa 200 m2 e la strada realizzata per l’accesso dall’arteria viaria provinciale.
I lavori eseguiti, privi di qualsivoglia atto legittimante l’esecuzione, hanno provocato il dilavamento delle acque miste a terra che hanno occupato la sede stradale, con rischio per la sicurezza della circolazione. Sono in corso ulteriori accertamenti.
I carabinieri forestali hanno agito per prevenire ulteriori fenomeni di disordine idrogeologico e per la sicurezza della circolazione stradale.