Viviamo un tempo di passaggio doloroso, che sta cambiando radicalmente le nostre abitudini. Una pandemia che in un tempo relativamente breve si è diffusa al di fuori della Cina raggiungendo Paesi di quasi tutti i continenti. Ad oggi i casi da Covid-19 sono duemilioni e i decessi superano i duecentomila in tutto il mondo.
Tutto questo ci impone, come organizzazione politica giovanile, di aprire un confronto costante con chi crede di dare il proprio contributo in questa fase delicata che stiamo vivendo; con chi crede di elaborare un nuovo pensiero nella società perché esiste, anche, un problema di natura economica; con chi crede che bisogna saper mitigare gli interessi esistenti con una riorganizzazione del lavoro e della produzione; con chi crede che il funzionamento delle città debba essere rivisto secondo un nuovo rapporto fecondo tra l’uomo e l’ambiente.
Ciò rappresenta un lavoro impegnativo. Noi, Giovani Democratici Calabria, reputiamo giusto ed è importante mettere in campo le nostre competenze e tutto il nostro impegno.
Per questo in Calabria nasce “Contagiamoci”, spazio comune aperto alla partecipazione di tutte quelle forze politiche ed associative che pensano di dare un contributo in questo periodo difficile per la nostra società e per la democrazia.
Crediamo che sia importante mettere in campo delle soluzioni che tengano conto di due aspetti fondamentali: il sostegno alla persona e alle famiglie e gli interventi doverosi ma intelligenti a favore delle attività produttive.
Siamo consapevoli che le decisioni assunte dal governo nazionale vadano nella direzione giusta, è opportuno ribadire che il nostro paese ha messo al primo posto l’interesse della salute pubblica. Nessuno può sottovalutare l’importanza storica di questo impegno.
In Calabria tutte le misure messe in campo dal governo regionale si imbattono sul problema della burocrazia che da oltre vent’anni blocca molte azioni sul territorio, a partire proprio dai fondi europei che in questi giorni sono nel dibattito tra le forze politiche presenti in consiglio regionale. A tal proposito, crediamo che ogni azione sia sufficiente solo se si aggredisce in modo determinato questa barriera per evitare il rischio che le somme messe a disposizione dalla giunta Santelli siano solo un numero e che alla fine nelle tasche dei cittadini e delle imprese arriverà ben poco. È fondamentale che i fondi vengano messi a disposizione dei settori strategici della nostra economia che sono: Turismo, Agricoltura e Commercio.
Proprio alla luce degli effetti avuti su tutto il territorio nazionale per il sistema della sanità, in Calabria è opportuno chiedere il definitivo superamento del commissariamento della sanità. Attraverso una capillare riorganizzazione del sistema sanitario regionale potremmo chiudere questo capitolo che nel tempo, a causa di una gestione inefficiente dei vari commissari susseguitisi, ha portato al depauperamento di ogni sua funzione sociale e che invece in questo periodo è ritornato centrale proprio per la risposta da fornire al cittadino. Allo stesso tempo, da questa situazione è emerso sempre più il bisogno di potenziare la sanità pubblica, con il miglioramento dei centri ospedalieri, delle attrezzature a disposizione e l’assunzione di operatori sanitari carenti dal punto di vista numerico. Inoltre, è da valutare la riapertura di strutture territoriali ormai dismesse che consentirebbero una qualità maggiore dal punto di vista delle prestazioni sanitarie.
Proprio in questo periodo ci stiamo rendendo consapevoli dell’importanza del mondo globalizzato: tutta la comunità scientifica è impegnata senza sosta per contrastare gli effetti endemici del virus e trovare la soluzione al problema generato dal Coronavirus. Proprio per questo è importante che ogni azione sia univoca tra gli Stati per avere risposte non differenti. Inoltre, sul caso italiano non è possibile che ogni regione adoperi diverse risposte al coronavirus, è importante anche in questo caso interventi univoci e scientificamente approvati.
Risulta, altresì, cruciale l’azione sociale: è da prevedere una capillare organizzazione di tutte le associazioni volte al soddisfacimento dei bisogni delle persone diversamente abili e degli ultimi, categorie che, in un contesto di isolamento come quello che stiamo vivendo, sono le prime a risentire della mancanza di rapporti interpersonali e dei relativi aiuti.
La comunicazione è divenuta importantissima per le nostre giornate sottoposte ad uno stress inimmaginabile: è la prima volta che si chiede alla comunità scientifica di assolvere al delicato compito di fornire una attenta e corretta informazione che poi le istituzioni, attraverso soprattutto i canali social, “girano” alla popolazione.
Dopo la chiusura delle frontiere europee e l’inevitabile sospensione del trattato di Schengen pensiamo che la nostra azione non potrà mai rinunciare all’idea di vivere in una Europa libera dalla circolazione delle persone, dallo scambio sociale e culturale permanente tra le comunità dei diversi paesi europei. L’Unione Europea ha adottando una serie di provvedimenti in risposta all’emergenza sanitaria ed economica che vanno nella direzione di aiutare i governi nazionali nella programmazione di strumenti utili alla protezione dei posti di lavoro e del reddito. È stata varata un’importante iniziativa di investimento che mette subito a disposizione i fondi della programmazione europea, consentendoci di finanziare per intero gli interventi necessari a fronteggiare i problemi legati all’emergenza sanitaria ed economica. A questo si aggiunge lo SURE, un sistema di finanziamento che consentirà di sostenere i livelli d’occupazione, grazie all’applicazione di orari di lavoro ridotto e cassa integrazione. Lo sblocco del Patto di stabilità e l’intervento della Banca Centrale Europea sono alcuni degli strumenti che erano già a nostra disposizione, ma riteniamo sia necessario proseguire sulla linea tracciata dal Governo italiano e di altri paesi europei che stanno chiedendo misure straordinarie per reagire alle difficoltà e sostenere la ripresa. Crediamo, inoltre, che sia importante che il governo nazionale inverta ogni tipo di discussione sul Mes: è giusta l’idea di avere un fondo senza condizionalità per le spese sanitarie e tutto questo può essere valutato in maniera seria proprio dal nostro paese.
Infine, chiediamo al governo nazionale di revocare l’ultimo decreto emanato dal ministro dei trasporti, dell’ interno, degli esteri e della salute che definisce i porti italiani non sicuri e li chiude alle navi umanitarie; ogni vita è preziosa e per questo deve essere salvata.
Ogni nostra azione è tesa per far prevalere la cooperazione, la solidarietà e l’importanza della scienza in questa nuova era che stiamo già vivendo.
E’ quanto afferma Mario Valente Segretario Giovani Democratici Calabria.