I Carabinieri forestali sono intervenuti ieri, nella tarda mattinata, su un incendio nella macchia mediterranea in località Noce del comune di Santa Severina. Il fuoco era sfuggito ad un pensionato che aveva bruciato la vegetazione infestante costituita da canne nel terreno in suo possesso. Egli è stato deferito all’Autorità giudiziaria per incendio colposo.
I militari della stazione Santa Severina, in servizio di perlustrazione del territorio, notando da lontano la presenza di fumo hanno raggiunto un’area agricola a distanza di qualche chilometro dal centro storico. Sul posto hanno sorpreso un uomo che tentava di spegnere le fiamme che aveva provocato dando fuoco alla vegetazione costituita da piccole canne. Il fuoco era sfuggito al suo controllo ed aveva interessato la macchia mediterranea limitrofa. In assenza della squadra antincendio i militari si sono prodigati a circoscrivere le fiamme, riuscendo nell’intento.
L’incendio sarebbe stato provocato da un pensionato di Santa Severina che incurante delle limitazioni imposte dall’emergenza Coronavirus si era recato nel terreno di cui aveva la disponibilità, per distruggere con il fuoco la vegetazione infestante. Secondo i rilievi eseguiti dai militari il fuoco ha percorso una superficie di 3.000 m2, di cui 2.500 m2 costituiti da macchia mediterranea, considerata bosco a tutti gli effetti dalle norme vigenti.
Esso è stato deferito alla Procura della Repubblica per incendio boschivo colposo. Gli è stata contestata anche la violazione delle restrizioni imposte dalle Autorità per contenere il contagio da Coronavirus.