Nella giornata di venerdì 20 Marzo, a poco meno di due settimane dalle disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri che hanno previsto l’obbligo di restare a casa e limitare le uscite solo per necessità impellenti, militari della Capitaneria di porto di Crotone, nell’ambito di una normale attività di monitoraggio e controllo sulla filiera ittica, hanno accertato la presenza di un soggetto all’interno del sorgitore di Cirò Marina, con ogni probabilità di rientro da una battura di pesca ricreativa .
L’uomo è stato intercettato appena dopo aver ormeggiato il proprio natante da diporto. Sull’unità è stato rinvenuto un quantitativo di circa 60kg del cosiddetto “bianchetto”, esemplari di sarda la cui cattura è vietata in considerazione della taglia inferiore a quella minima prevista dalla vigente normativa nonché una rete da pesca tipo sciabica, la cui detenzione è anch’essa vietata.
Nei confronti del pescatore sportivo è stata comminata una pesante sanzione amm.va di euro 4.000, con il contestuale sequestro del prodotto ittico e dell’attrezzo da pesca. Il bianchetto sequestrato, a seguito di visita ispettiva da parte del personale veterinario dell’ASP di Crotone, è stato giudicato non idoneo al consumo ed avviato a distruzione.
In virtù del fatto che il trasgressore ha ignorato le più basilari regole imposte dal Decreto del Consiglio dei Ministri, che autorizza gli spostamenti dal proprio domicilio per comprovate esigenze di necessità ed urgenza, i militari hanno proceduto alla sua identificazione ed a deferire lo stesso alla competente Autorità Giudiziaria ai sensi e per gli effetti dell’art. 650 del C.P.
Si ritiene doveroso evidenziare che, in questo preciso momento è indispensabile rispettare le prescrizioni governative e restare in casa. Direttiva accolta d’iniziativa dal ceto peschereccio professionale di Cirò Marina che, spontaneamente, ha optato per il cessare delle sortite in mare al fine di evitare contagi e contenere il diffondersi del virus.
Ci si augura pertanto, maggiore senso civico da parte dei pescatori ricreativi, ricordando che gli spostamenti dalla propria abitazione sono consentiti unicamente per esigenze di lavoro, salute o per necessità primarie. L’attività di pesca sportiva non rientra, pertanto, in tali casistiche, in quanto l’uscita in mare richiederebbe inevitabilmente lo spostamento per il raggiungimento del mezzo nautico, di per se non consentito.
I controlli, proseguiranno incessantemente, nella speranza che le finalità preventive vengano perseguite senza l’esigenza di ulteriori provvedimenti sanzionatori.