È iniziato il toto parere su ciò che potrebbe accadere in caso di fermo totale della stagione agonistica in corso per quanto riguarda l’assegnazione dei vari titoli alle squadre prime nelle diverse classifiche. Allo stato attuale ogni avvenimento sportivo è sospeso fino al tre di aprile, senza alcuna definitiva risoluzione della decisione. Ciò significa aspettare il tre di aprile per poi sapere come le Istituzioni competenti, Governo in primis, si regoleranno.
Il mondo del calcio non si è opposto al provvedimento di sospendere i vari campionati e collabora senza se, e senza ma affinché siano rispettate le decisioni del Governo sospendendo anche gli allenamenti se pur a porte chiuse. Tutti d’accordo sul momentaneo blocco della stagione ma con qualche interrogativo proveniente da ambienti dirigenziali calcistici a proposito dei titoli che solitamente si assegnano alle varie squadre al termine dei regolari campionati. Le osservazioni sono: in caso di mancata continuazione della stagione agonistica chi dovrà cucirsi lo scudetto tricolore sulla maglietta? Chi parteciperà alle Coppe europee? Quali squadre di serie B saliranno nella massima serie? chi dovrà retrocedere? Di fronte al dramma che l’Italia, insieme con altri Paesi europei, sta vivendo in seguito al COVID-19, virus che sta obbligando tutti i cittadini a cambiare totalmente il loro modo di vivere, la mancata assegnazione di uno scudetto alla squadra capolista, o la non promozione nella serie superiore alle squadre prime in classifica, sarebbe l’evento meno penalizzante per tutti i cittadini. In passato per illecito sportivo è stato revocato qualche scudetto: stagione 2004/2005 retrocessione in serie B della Juventus con 17 punti iniziali di penalizzazione, revoca dello scudetto, 120.000 euro di multa e tre giornate di squalifica del proprio campo. Fine campionato serie B 2018/2019 Palermo (avrebbe dovuto disputare i play-off per la promozione) fu retrocesso direttamente in serie C per illecito sportivo ed al suo posto ammesso il Perugia a disputare gli spareggi promozione. Non sono gli unici casi di squadre retrocesse o non promosse per illeciti sportivi o amministrativi, Calciopoli è ancora vivo nella mente di tutti i tifosi e dirigenti. Quello che deve preoccupare è uscire da questo dramma sanitario che tutti stiamo vivendo, direttamente perché colpiti dal contagio Covid-19, indirettamente perché ne dobbiamo sopportare le direttive per evitare il contagio. Stamattina alle ore 11.45 Crotone era quasi deserta, in particolare, come si evince dalla foto, la principale via Vittorio Veneto solitamente affollata Stessa cosa nelle altre città d’Italia. Un evento dovuto al buon senso dei cittadini che rimangono a casa per come ha detto il Governo. Il resto: scudetto non assegnato, promozione non avvenute, retrocessioni bloccate, sono di facile risoluzione. Il 23 marzo, riunione della Figc senza odg, ma con tre opzioni da approvare e nessuna priorità in caso di mancata conclusione dei campionati per il Covid-19.
La prima opzione: non assegnare il titolo di Campione d’Italia.
Seconda opzione: assegnazione del titolo in base alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione dei campionati. Terza opzione: fare disputare solo i play-off per il titolo ed i play-out per la retrocessione in serie B. L’approvazione di una di queste tre opzioni si riverserebbe di conseguenza sugli altri campionati. Nell’attesa del prossimo consiglio direttivo del 23 marzo, nella giornata di oggi (12 marzo) in video conferenza consiglio direttivo della Lega di serie B con il presidente Mauro Balata, il direttore generale Stefano Pedrelli, il vice presidente Marco Mezzaroma, quindi i consiglieri Giuseppe Corrado, Massimiliano Santopadre, Daniele Sebastiani, Oreste Vigorito, Carlo Grippo e Mauro Pizzicato. Il Consiglio direttivo ha deciso all’unanimità di proporre all’Assemblea, che si svolgerà domani sempre in video conferenza, la necessità di proseguire con gli stessi criteri di trasparenza e uniformità, adottati nel corso di queste settimane, attenendosi alle prescrizioni dettate dalle autorità preposte alla salute e alla sicurezza pubblica, uniformandosi responsabilmente alle disposizioni governative in tema di Covid 19.