In questo periodo di elezioni provinciali e prossime amministrative, nessuno ama Crotone più dei politici nazionali, regionali, locali.
“Crotone la Città di Pitagora, deve tornare agli antichi splendori” è ciò che si afferma da parte di tutti quando si parla delle sue origini.
Sappiamo delle origini di Crotone, anche senza il ricordo del politico di turno. Antica Città della Magna Grecia con un illustre passato e non soltanto per merito di Pitagora. Non sono le origini dell’antica Kroton e cosa ha rappresentato che i cittadini vogliono sapere. Ma riviverla ai tempi nostri e descriverla per quella che era qualche decennio addietro e quella che è oggi. Crotone, la “Milano” del Sud per gli insediamenti industriali, era considerata l’isola felice della Calabria e anche del meridione essendo economicamente indipendente per il grosso bacino occupazionale nelle fabbriche, molto pubblico impiego, fiorente attività commerciale, turismo estivo in espansione. Come in un sogno, tutto questo è svanito all’alba di un mattino. Niente più industrie, attività commerciale quasi zero, pubblico impiego ai minimi termini, sanità inesistente, continua emigrazione dei giovani in cerca di lavoro. Crotone che cambia volto: non più la “Milano” del Sud con le migliaia di dipendenti, ma la città dell’abusivismo commerciale di bassa lega, assenza di servizi, disoccupazione giovanile in aumento che significa dover emigrare nel Nord Italia o all’Estero. Come altre realtà della Calabria, anche Crotone vive il problema della raccolta dei rifiuti solidi urbani che si amplia con l’indisponibilità ad intermittenza della discarica di Ponticelli.
I rifiuti non sono l’unico grosso problema, esiste quello altrettanto grosso dell’acqua, un’anomalia dovuto alla Sorical che spesso interrompe o riduce la portata del prezioso liquido con enormi disagi per l’utenza. Dal versante dello sport, fiore all’occhiello della Città per ciò che ha sempre rappresentato e rappresenta a livello Nazionale e Internazionale, non si vivono giorni lieti. L’impiantistica sportiva: Piscina Olimpionica e Palamilone, chiuse ed inutilizzabili dai cittadini a seguito del contenzioso amministrativo tra il Comune e i consorzi che li gestivano. Ultimamente anche il problema dello stadio Ezio Scida che, stando al Mibac, dovrebbe essere smantellata nell’immediato la parte amovibile realizzata in occasione della scalata nella massima serie.
In questo periodo Crotone è commissariata e fra qualche mese i cittadini dovranno tornare a votare per eleggere Sindaco e consiglieri.
Ancora non è dato sapere la data delle prossime elezioni ma la corsa per candidarsi Sindaco è già partita a tutto spiano. Nessun nome in forma ufficiale è stato annunciato dai partiti e coalizione. Professionisti, presidenti di Enti Istituzionali, ex consiglieri comunali, ex Sindaci, sono, però, in piena attività per ottenere la candidatura e si sponsorizzano promovendo continue riunioni. Gli incontri più gettonati sono quelli di area centrosinistra che spazia dal Pd ai Dp (Democratici progressisti il cui leader è Enzo Sculco). L’argomento dominante di queste riunioni: allargare il solco tra Pd e Dp per alcuni, mentre per altri è necessario unire in un unico soggetto politico Pd e Dp con l’aggiunta di qualche lista civica per contendere la vittoria al centrodestra. Il degrado nella Città di Pitagora arriva da lontano e sotto l’egida amministrativa del centrosinistra, centrodestra, liste civiche. Nonostante ciò nelle varie riunioni si afferma, da parte di chi in passato ha anche amministrato Crotone, che occorre una vera svolta a favore dei crotonesi per eliminare il degrado in cui vivono. La prima vera svolta a favore dei cittadini sarebbe la non candidatura da parte di chi in passato ha avuto a che fare con la pubblica amministrazione. Pretendere ancora di fare parte del prossimo civico consesso significa avere poco rispetto per i cittadini e la Città.