L’ufficializzazione della candidatura di Pippo Callipo a presidente della Calabria ufficializzata dal segretario nazionale Nicola Zingaretti, e il commissariamento della Federazione di Cosenza e Crotone, ha definitivamente aperto una difficile discussione nel Pd che avrà ripercussioni legali, stando a quanto hanno dichiarato Gino Murgi e Luigi Guglielmelli in un’apposita conferenza stampa presso i locali dello Starbene. Oltre ai due ex segretari, al tavolo della presidenza presenti Mario Galea, presidente Pd provincia di Crotone, Pietro Segreti, presidente commissione garanzia. Tra gli uditori in sala Maurizio Tricoli ex segretario cittadino, Rocco Gaetani, Carmine Talarico ex presidente Provincia di Crotone, Michele Ambrosio consigliere comunale Pd, Giancarlo De Vona, Pino Dell’Aquila (probabile candidato sindaco di Cirò Marina), i Sindaci di Isola Capo Rizzuto, Caccuri, Scandale.
“Il commissariamento è stato iniquo e senza alcuna giustificazione ha dichiarato nel suo intervento Gino Murgi, nell’apprendere la notizia ho provato tanta amarezza perché sempre e comunque mi sono comportato con grande lealtà all’interno del mio partito. L’ho servito in ogni ambito – ha detto Murgi – con serietà e soprattutto con grande rispetto. Mi amareggiano di più le motivazioni che hanno determinato il commissariamento della Federazione di Cosenza e Crotone”.
Le motivazioni fatte pervenire ai due segretari provinciali, al commissario regionale del Pd Calabria Stefano Graziano, a Marco Miccoli ed a Francesco Iacucci, affermano:
“Nell’arco delle settimane precedenti, insieme al Commissario regionale Stefano Graziano e al referente per il Mezzogiorno della Segreteria Nazionale Nicola Oddati, abbiamo avviato un percorso per individuare il candidato alla presidenza della Regione Calabria, in vista delle elezioni regionale del 26 gennaio 2020, che fosse in grado di aprire un dialogo con altre forze politiche, a partire dal M5s. In questo percorso non è mancata l’interlocuzione diretta con il presidente uscente Oliverio, con l’obiettivo di valorizzare al meglio la sua esperienza e dopo aver accertato che la sua ricandidatura non corrispondeva alle necessità di apertura e discontinuità richiesta dalla nuova fase politica. La scelta di rendere pubblico tale dissenso e l’esplicita volontà di non rispettare le decisioni assunte dagli organi che hanno la responsabilità, con l’esplicito intento di delegittimare le scelte compiute, ha senza dubbio causato un danno d’immagine al Partito democratico. Pertanto ricorrendo le condizioni di cui all’art. 23 comma 1 dello Statuto nazionale (ex art. 17 del precedente statuto) circa la necessità e urgenza vista l’imminenza delle scadenze elettorale regionali, e avendo sentito il parere della Commissione nazionale di Garanzia, Vi comunico di aver nominato Commissario provinciale del Pd Cosenza, Marco Miccoli, nonché Commissario provinciale del Pd Crotone Francesco Iacucci, che avranno il compito di svolgere le funzioni proprie di Segretario provinciale nelle rispettive province”. Firmato il Segretario nazionale Nicola Zingaretti.
Ex Segretario Gino Murgi, cosa farete dopo il commissariamento?
“Per quanto riguarda il commissariamento non dobbiamo fare niente, ma spiegare alle persone quanto avvenuto e su quali basi è stato fatto. A mio avviso il commissariamento è avvenuto in maniera immotivata. In particolare non rispecchia la verità nei confronti del mio comportamento. Di fronte a ciò faremo ricorso per ristabilire la verità sul commissariamento senza validi motivazioni da spingere la commissione di garanzia nazionale affinché commissariasse le federazioni di Cosenza e Crotone”.
Perché tutto questo è avvenuto quando mancano giorni alla scadenza della data (28 dicembre 2019 ore 12,00) per la presentazione del candidato presidente e delle liste?
“È una domanda da girare a chi ha fatto il provvedimento di commissariamento e non a me. Noi stavamo lavorando e continueremo a lavorare per una candidatura unitaria che gioverebbe a tutto il partito e alla Calabria.Nonostante le differenti posizioni, mi auguro di cuore che esista ancora lo spazio per ricucire tutto il partito”.
Perché possa avvenire quello che ha appena detto cosa dovrebbe succedere?
“Un’analisi attenta della situazione e grande umiltà nel rivedere le posizioni assunte dai vertici del partito”.
La candidatura di Pippo Callipo è nata da un ragionamento a livello regionale o è scaturita a Roma?
“Nessuno si è relazionato con la mia persona, non è stato fatto un minimo di discussione sulla candidatura di Callipo. Noi da sempre abbiamo chiesto le primarie essendo il modo più democratico per scegliere il candidato presidente alle prossime elezioni regionali. Le primarie non sono state prese in considerazione. È stata fatta una scelta civica che noi non avevamo bocciato, avevamo proposto di fare decidere i calabresi”.
Come ex segretario provinciale del Pd, si sente in colpa per qualcosa a proposito della gestione politica del territorio?
“Mi assolvo da ogni colpa. Da segretario provinciale ho sempre lavorato per l’unità del partito. Nessuna responsabilità per ciò che sta avvenendo in questi giorni”.
In qualità di ex segretario, perché un elettore della provincia di Crotone dovrebbe votare per Oliverio?
“Le rispondo da Sindaco quale lo sono stato per dieci anni: Mario Oliverio ha normalizzato il territorio. È stato un presidente molto vicino agli amministratori ed in qualità di ex Sindaco da pochi mesi è sempre stato vicino al territorio del mio comune. Queste sono motivazioni valide che dovrebbero spingere i crotonesi a votare per Oliverio se sarà candidato presidente. Il buon lavoro di Oliverio l’hanno riconosciuto i dirigenti del Pd regionale e nazionale”.
Ex segretario Gino Murgi, è in atto una scissione nel Pd?
“Assolutamente no! Perché si deve annunciare una scissione. Noi stiamo discutendo le motivazioni del commissariamento e dire che faremo ricorso alla decisione presa a livello nazionale. Il ricorso lo facciamo con grande serenità ma nello stesso tempo con grande amarezza per quanto accaduto. Un partito si può servire in ogni posizione con incarichi diversi: da segretario, da semplice iscritto o da semplice cittadino”.