Nel fine settimana si è svolto a Milano il “K1 Open – World Amateur Championship”, che ha visto competere alcuni tra i migliori fighters del mondo provenienti da 22 Nazioni: CANADA – IRAN – EGITTO – MAROCCO – SPAGNA – MONGOLIA – NIGERIA – TUNISIA -POLONIA – FRANCIA – PORTOGALLO – ROMANIA – GRECIA – GERMANIA – USA – GEORGIA – SVIZZERA – NORVEGIA – SVEZIA – UCRAINA – REPUBBLICA CECA – INGHILTERRA. A tenere alto il tricolore ci hanno pensato gli atleti di 86 palestre italiane accorse dal Trentino alla Sicilia. L’Italia ha poi brillato conquistando 10 medaglie: 7 ori e 3 argenti. Gli Atleti calabresi (unici presenti a questo grandioso evento) tutti di Cirò Marina , della Scuola di Arti marziali TIGERS diretta dal Maestro Natalino Martino erano: Potenza Francesco (BRONZO) De Franco Cataldo (ARGENTO) e Vittorio Dell’Aquila (ARGENTO).
Tra i nostri fantastici Atleti è doveroso ricordare la grandissima prestazione di Cataldo De Franco, (ormai diventato un veterano dei ring e dei tatami, infatti è uno dei più medagliati della scuola del M° Martino), che dopo essersi sbarazzato del danese al primo incontro, ha dominato in semifinale contro il fortissimo atleta (del campione intercontinentale Wako Pro, nonché Campione del Mondo ISKA, Mustapha Haida), accedendo così in finale contro ‘l’ukraino Consvych Yurii, atleta di grosso spessore tecnico ma, ciò nonostante, De Franco Cataldo risponde colpo su colpo perdendo solo ai punti. Vittorio Dell’Aquila invece perde la finale sempre contro l’Ucraina, Vittorio paga forse l’inesperienza, infatti era nettamente in vantaggio sul suo avversario, comunque un argento che vale quanto un oro. Non ha per niente sfigurato l’altro atleta in gara Potenza Francesco, che nonostante la bella prestazione non è riuscito ad andare avanti fermandosi al primo incontro.
I ragazzi hanno dato tutto, dice il M° Martino, in una competizione così importante e di alto livello tecnico, devi rimanere concentrato fino all’ultimo secondo. Purtroppo non siamo riusciti a ripetere l’impresa di due anni fa, quando a Firenze conquistammo il titolo Mondiale con Antonio Malena ma, lo abbiamo solo sfiorato! Si entra nel palazzetto e non sai mai quando arriva il tuo momento, sono state tre giornate estenuanti, in questo sport gioca un ruolo fondamentale la tenuta psico-fisica, se sei forte fisicamente ma non sei pronto mentalmente diventa tutto inuitile. I miei ragazzi sono saliti sul ring ed hanno combattuto con coraggio ed umiltà, consci di aver di fronte atleti di spessore come gli ukraini che ancora una volta, come spesso accade, hanno dominato vincendo addirittura ilcontratto con Oktagon. La Campionessa Martina Michieletto ha infatti indicato a Carlo Di Blasi, fondatore dell’importante manifestazione che si tiene da oltre vent’anni al Forum di Assago alla presenza di 16.000 spettatori, il miglior giovane promettente del torneo trovandolo in Igor Khrystosov (-63Kg).
Facciamo parte di una grande Federazione, Associazione, chiamatela come volete ma, come dice il nostro Presidente Carlo Di Blasi :Fight1 non lancia proclami assurdi scimmiottando ciò che fanno gli altri. Siamo indubbiamente i più imitati, ma come spesso succede le imitazioni difficilmente reggono il confronto o peggio cadono ancor prima di essere realizzati, troppe volte abbiamo letto di tornei di selezione, mega gala, e produzioni televisive fastose che poi MAI si sono realizzati.
Fight1 dal 2013 garantisce un percorso duro, ma serio, con alla fine gala e circuiti tra i meglio pagati, ed emergenti. Ieri erano Glory, poi Legend, poi Bellator, oggi il presidente di Fight1 è il presidente di ONE Championship Italia e Giorgio Petrosyan è il vincitore del torneo da 1 milione di dollari, mentre tutti gli atleti di MMA Italiani possono accedere ai tornei internazionali GAMMA che sono la porta di accesso a ONE Championship. Insomma la strada è segnata da tempo, nessuna scorciatoia e nessuna imitazione può dare ciò che offre l’originale.
Esserci stati comunque è un motivo di grande orgoglio, tornare a casa con due vice Campioni Mondiali lo è ancora di più conclude il M° Martino.