Ugo Pugliese, sindaco di Crotone cessa di essere tale dopo la conferma delle dimissioni motivati nella conferenza stampa, lunedì 2 dicembre 2019 presso la Sala Giunta del Comune. Eletto primo cittadino il 19 giugno 2016 dopo il ballottaggio con la candidata sindaca del centrosinistra Rosanna Barbieri, ha terminato la sua esperienza di Sindaco dopo tre anni e mezzo ed in maniera abbastanza polemica verso la propria maggioranza.
Una consiliatura che non è mai stata semplice da gestire da parte del Sindaco dimissionario. Basti pensare che si sono alternate tre amministrazioni nello spazio di tre anni. Cambi di assessori voluti da chi era, ed è a capo della coalizione che ha eletto Pugliese Sindaco, Enzo Sculco. Infatti, è opinione diffusa che le decisioni inerenti a determinate problematiche cittadine si discutevano e venivano approvate in via Roma dove si trova la sede de “I DemoKratici”. Nonostante ciò, il Sindaco Pugliese ha sempre fatto buon viso ad un gioco che non gli piaceva per non interrompere la consiliatura con largo anticipo. Di fronte ad una maggioranza che riceve disposizioni da altri e non dal Sindaco, le dimissioni ci sarebbero dovute essere da qualche anno e la città di sicuro ne avrebbe guadagnato con altre elezioni comunali ed un’altra maggioranza. Adesso Crotone vivrà i prossimi diciotto mesi sotto l’egida del commissario prefettizio che gestirà l’ordinario. Sarà un periodo in cui la Città non vedrà nessuna nuova opera cantierizzata. Dal versante della politica, è già partito il toto candidato Sindaco e non mancano i nomi provenienti dalla stessa maggioranza che sosteneva Ugo Pugliese alcuni dei quali erano Assessori. Da ciò che si vocifera, sembrerebbe che il candidato più accreditato sia Benedetto Proto, attuale Vice Sindaco. Ricordiamo che l’assessore Proto già nel 2016 era tra i papabili candidati Sindaco in quota “I DemoKratici”. Nei prossimi giorni si conosceranno meglio gli sviluppi a proposito delle prossime elezioni comunali. Al momento l’argomento più gettonato è quello inerente alle elezioni regionali che vedrà il movimento di Enzo Sculco a sostegno del Presidente uscente Mario Oliverio. A favore di Oliverio anche un’ampia rappresentanza di iscritti del Pd di Crotone e del territorio. Tornando alle dimissioni di Pugliese, un passaggio importante fatto nel corso della conferenza stampa: “Sono stato sostituito come relatore in una convetion elettorale dalla mia parte politica e invitato con un WhartsApp come l’ultimo dei peones” ma non solo questo, a seguire le altre dichiarazioni del Sindaco Pugliese nella conferenza stampa inerente alle dimissioni avvenute lo scorso 13 novembre:
“Le motivazioni della mia scelta partono da lontano avendo esternato più volte la sovrapposizione di ruoli e funzioni e di non aver preso prima una decisione maturata da tempo per non compromettere l’esito di alcuni percorsi fondamentali che stavo seguendo come la bonifica dell’ex area industriale e il futuro dell’aeroporto. “C’era una crepa” ha detto il sindaco “ed ho provato a saldarla mettendoci la faccia. Il continuo e costante sconfinamento tra ruoli e funzioni degli esponenti principali della parte politica che mi ha sostenuto è la causa della crepa”.
Il sindaco ha inoltre smentito di aver avuto contatti con la sua parte politica in questi giorni: “ci sono stati solo nei desiderata di chi si nasconde dietro quelle parole”
Il sindaco ha anche evidenziato il silenzio registrato in questi giorni: “possibile non ci sia stato, da una parte politica che si professa classe dirigente, non dico un atto di solidarietà ma una riflessione su quanto avvenuto. Registro solo che il sindaco è stato “sostituito” come relatore in una convention elettorale di quella che avrebbe dovuto essere la sua parte politica e persino invitato con un whatsapp come l’ultimo dei peones. La priorità e l’urgenza, evidentemente, sono la campagna elettorale per le elezioni regionali”
Il sindaco ha poi illustrato le cose fatte: “la bonifica delle ex aree industriali, dieci anni di lavori e di lavoro per la città di Crotone, dopo vent’anni di inutili chiacchiere porta la firma del sindaco Pugliese. Ho tenacemente inseguito questo traguardo storico che toglierà una cappa anche di natura psicologica sulla città. L’aeroporto; quando ci siamo insediati era chiuso. Non solo ne abbiamo consentito la riapertura ma gettato le basi per il suo futuro.
Abbiamo gettato le basi per la bonifica dell’Area Sensi la cui definizione sarebbe avvenuta in questi giorni. Per lo sviluppo del porto abbiamo definito un progetto condiviso con gli enti preposti ed inviato ad Invitalia per il suo finanziamento oltre ad aver previsto una linea di navigazione per collegare Crotone alla Grecia. Abbiamo messo in campo azioni specifiche per gli abbattimenti di costruzioni abusive ed, in questo senso avviato altri percorsi, che spero non restino incompiuti ma in cuor mio so già che fine faranno”
Si è poi rivolto ai cittadini: “che le mie dimissioni siano anche uno stimolo per tutti i cittadini a comprendere che non possono e non debbono affidare il futuro a chi guarda loro esclusivamente come numeri, come caselle, come pedine da tirare fuori ad ogni campagna elettorale.
Un appello anche alla società civile ed alle associazioni: “guardo con attenzione al mondo delle professioni, ai sindacati, alle associazioni, ai comitati. A loro rivolgo il mio pensiero ed il mio appello affinché vigilino sui tanti percorsi che sono stati avviati affinché questo patrimonio non si disperda. Io sarò, come ho fatto anche da sindaco, al loro fianco e pronto a dare il mio contributo di esperienza. Così come darò, in ogni sede ed in ogni occasione, nel corso di questi mesi che porteranno alla definizione di un nuovo governo della città, il mio contributo a chi sarà disponibile al dialogo”
Ed infine ha concluso: “Questi mesi di campagna elettorale siano improntati sulla presentazione di programmi, di proposte, di idee. Non consentirò che si faccia campagna elettorale dando la croce al sottoscritto. Se si dovesse verificare risponderò nel merito a tutti e ne ho per tutti.
Vedete, senza voler essere blasfemo ma solo per fare un riferimento cristiano, io ho portato la Croce, ma vi ricordo che chi è andato sulla Croce era innocente.
I traditori erano altri”
Alla fine della conferenza stampa il sindaco ha consegnato ai giornalisti un documento in cui sintetizzava il suo intervento che si riporta integralmente
“Carissimi, attraverso voi mi rivolgo in primis ai miei concittadini e a tutti coloro che hanno avuto fiducia in me.
Sono qui per comunicarvi la mia decisione irrevocabile di rimettere il mandato che mi è stato dato.
Innanzitutto voglio ringraziare i miei concittadini per avermi dato il privilegio di governare questa città che io amo profondamente e per il supporto e le tantissime manifestazioni di stima che ho ricevuto durante questi tre anni ed in questi difficili e durissimi ultimi venti giorni.
In questi anni ho vissuto una esperienza dura, faticosa ed al tempo stesso affascinante e indimenticabile.
So di aver dato tutto me stesso, di aver impegnato tutta la mia energia, sacrificando famiglia, lavoro e tempo libero.
Ho incontrato tanti cittadini, famiglie, giovani, anziani.
Sono stato sostenuto e anche criticato. Ho ascoltato tutti e per ciascuno ho provato a trovare soluzioni alle loro istanze.
Oggi la vita mi pone davanti ad una grande prova: le mie dimissioni.
Sento pertanto l’esigenza di comunicarvi alcune riflessioni.
Faccio riferimento all’esperienza professionale…
Quando c’è una crepa nel vetro con il tempo continua ad allargarsi.
L’incrinatura, in questa esperienza politica, c’era già da tempo.
Io l’ho sottolineata più volte, non ultima nel febbraio di quest’anno quando ho evidenziato l’opportunità e la necessità che due rette parallele non debbano mai incrociarsi.
Volendo evidenziare una situazione ai limiti della tollerabilità.
Ed alcune mie dichiarazioni, in questo senso, hanno generato nella parte politica la caccia al “suggeritore” come se il sindaco non potesse spontaneamente ed autonomamente evidenziare situazioni che non erano accettabili.
Ho più volte, con senso di responsabilità, provato a mettere mastice in questa crepa, mettendoci la faccia, stringendo i denti, nell’interesse solo ed esclusivo della comunità cittadina ben consapevole di cosa potesse significare interrompere il mandato.
Ma quando la crepa si profila all’orizzonte, non c’è niente da fare.
E’ solo questione di tempo.
Il continuo e costante sconfinamento tra ruoli e funzioni degli esponenti principali della parte politica che mi ha sostenuto è la causa della crepa.
In questi anni ho promosso fino all’inverosimile la cultura della condivisione, della comunicazione, dell’innovazione.
Ho accetto di mettermi in gioco senza mai smettere di imparare, senza timore di perdere autorevolezza o di essere scavalcato.
Ho sempre mostrato ai miei collaboratori e sostenitori apertura e disponibilità.
Ho, soprattutto trasferito chiaramente gli obiettivi da raggiungere, certo che prima o poi, una innovazione sarebbe arrivata…che qualcuno, magari tra i più giovani, capisse.
Purtroppo sono rimasto inascoltato…e le crepe trascurate, e provocate da altri, degenerano e si chiamano cancro del vetro.
Ero e sono un uomo libero ed ecco perché faccio un passo indietro.
Dunque, l’ultima circostanza, quella giudiziaria, è stata soltanto un elemento di ulteriore riflessione per una decisione già maturata da tempo.
Le origini di questa situazione, come ho detto prima, culminata nelle mie dimissioni sono altre.
E’ certo però che il silenzio assordante di questi ultimi tempi e, soprattutto nei giorni seguiti alla mia comunicazione è emblematico.
Un silenzio, che tra l’altro, ha accompagnato anche l’azione amministrativa soprattutto negli ultimi tempi.
Non ricordo un comunicato, una presa di posizione, una ripresa pubblica delle tantissime attività che la mia amministrazione ha portato avanti o anche solo a difesa degli attacchi portati al sindaco.
Possibile non ci sia stato, da una parte politica che si professa classe dirigente, non dico un atto di solidarietà ma una riflessione su quanto avvenuto.
Registro solo che il sindaco è stato “sostituito” come relatore in una convention elettorale di quella che avrebbe dovuto essere la sua parte politica e persino invitato con un whatsapp come l’ultimo dei peones.
La priorità e l’urgenza, evidentemente, sono la campagna elettorale per le elezioni regionali.
Crotone, i suoi cittadini ed il suo sindaco possono aspettare….vengono dopo.
Tre anni e mezzo di amministrazione non si buttano nel cestino liquidando tutto pensando già alla prossima campagna elettorale.
Queste cose le ho dette sia in sede prettamente politica sia pubblicamente.
Avrei potuto prendere prima la decisione assunta lo scorso 13 novembre.
Non l’ho fatto per senso di responsabilità, perché avrei pregiudicato percorsi che oggi sono una realtà.
La bonifica delle ex aree industriali, dieci anni di lavori e di lavoro per la città di Crotone, dopo vent’anni di inutili chiacchiere porta la firma del sindaco Pugliese.
Ho tenacemente inseguito questo traguardo storico che toglierà una cappa anche di natura psicologica sulla città.
Sarà il lavoro per tanti onesti cittadini che guarirà il male di Crotone.
L’aeroporto; quando ci siamo insediati era chiuso.
Il cerino di questa infrastruttura fondamentale mi era rimasto nelle mani.
Non solo ne abbiamo consentito la riapertura ma gettato le basi per il suo futuro.
Adesso, naturalmente, è consistente il pericolo di compromettere il buon rapporto che il sottoscritto ha costruito con la Sacal, la Regione, il Ministero dei Trasporti culminato nella firma, in venti giorni, per gli oneri di servizio.
Abbiamo avviato a completamento il processo della depurazione.
Ora chi lo seguirà?
Abbiamo gettato le basi per la bonifica dell’Area Sensi la cui definizione sarebbe avvenuta in questi giorni. Per lo sviluppo del porto abbiamo definito un progetto condiviso con gli enti preposti ed inviato ad Invitalia per il suo finanziamento oltre ad aver previsto una linea di navigazione per collegare Crotone alla Grecia.
Abbiamo messo in campo azioni specifiche per gli abbattimenti di costruzioni abusive ed, in questo senso avviato altri percorsi, che spero non restino incompiuti ma in cuor mio so già che fine faranno.
La Protezione Civile che rappresenta un modello regionale e nazionale.
Potrei farvi decine di esempi di altre attività realizzate.
Crotone era isolata e inascoltata a qualsiasi livello.
Non mi sono risparmiato di portare, con la massima determinazione, su qualsiasi tavolo la voce della città.
Vi invito a verificare in sede Anci, con i sindaci della provincia, degli altri comuni calabresi, con i sindaci di
tante città italiane ed estere con le quali ci siamo gemellati, confrontati ed intesi, con l’Autorità Portuale, con la stessa Eni, con tante istituzioni, qual era nel passato e qual è attualmente la visione di questi soggetti della nostra città.
Quindi quando qualcuno parla di esperienza fallimentare, si faccia prima un esame di coscienza e poi guardi a agli ultimi vent’anni di amministrazione cittadina.
Qualche partito, che solo oggi prende le distanze, dovrebbe fare una analisi attenta delle proprie responsabilità così come qualche suo esponente che ha diretta gestione della cosa pubblica.
Purtroppo quello che comunemente viene definito equilibrio politico ma che ritengo ormai un bizantinismo superato, e da superare, non ha portato i risultati sperati in alcuni settori.
Non mi voglio sottrarre nell’affermare che la conduzione di alcune strutture partecipate non ha dato i risultati che la città si aspettava.
L’indirizzo politico da parte mia era stato dato forte e chiaro per ottenere risultati per la collettività.
Se non si è fatto nulla chi ha avuto questo mandato dovrebbe prendere atto.
L’opposizione,
che solo in queste ore sembra essere presa da frenesia comunicativa, farebbe
bene a parlare di ciò che ha fatto in questi anni e non a scaricare
responsabilità sul sottoscritto che ha avuto l’ingrato compito di ripartire non
da zero ma da sottozero.
Ma questo è il gioco della politica, al quale probabilmente non ero abituato ma
che in questi anni ho imparato a conoscere.
Un sindaco opera attraverso una squadra di governo ed amministrativa.
Sceglie gli uomini anche sulla base delle indicazioni che provengono dalla coalizione che lo ha eletto, ascolta il mondo delle professioni, dell’associazionismo, la società civile.
Qualche mia scelta si è rivelata sicuramente positiva.
Debbo constatare che qualche indicazione arrivata dalla parte politica non è stata felice.
Rimando alla coscienza di ciascuno se in questi anni di governo ha inteso rispondere alla collettività o al singolo.
La decisione che ho assunto, come ho detto nell’immediato è sicuramente dura e sofferta ma, per tutte le ragioni che ho evidenziato, assolutamente irrevocabile.
Confesso che la preoccupazione di lasciare la città in questa fase delicata mi crea una grande sofferenza.
Questi diciotto mesi che mancano alla conclusione della consiliatura erano decisivi non solo per consolidare i percorsi già realizzati ma anche per concretizzare quelli in itinere.
Ma mancavano e mancano i presupposti per andare avanti.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno sollecitato a ritirare le dimissioni ma alcuni di questi avrebbero dovuto e potuto dimostrare prima se erano dalla parte della città e non dopo che ho assunto questa decisione.
Ho registrato tante notizie false e tendenziose circa un mio ripensamento, attribuendomi incontri segreti che sono solo nella fantasia di chi le ha scritte e nei desiderata di chi si nasconde dietro quelle parole.
Sento già decine di “papabili” sindaci pronti a scendere in campo.
Di liste pronte per le prossime elezioni amministrative.
Piuttosto che fantasticare, farebbero bene a riflettere tutti sul periodo negativo che si prospetta per la città.
Sono fortemente combattuto, perché tengo alla città ed al suo futuro ma, ribadisco, non ci sono le condizioni per proseguire questa esperienza amministrativa.
Il mio auspicio è che questi mesi siano il meno traumatici possibili per la città.
Quanto ho sentito in questi giorni non fa presagire certo positività ma confido nel senso di responsabilità di tante persone che come me hanno a cuore la nostra città.
Che le mie dimissioni siano anche uno stimolo per tutti i cittadini a comprendere che non possono e non debbono affidare il futuro a chi guarda loro esclusivamente come numeri, come caselle, come pedine da tirare fuori ad ogni campagna elettorale.
Questa non è politica.
Vivremo in questi mesi un periodo difficile.
Guardo con attenzione al mondo delle professioni, ai sindacati, alle associazioni, ai comitati.
A loro rivolgo il mio pensiero ed il mio appello affinché vigilino sui tanti percorsi che sono stati avviati affinché questo patrimonio non si disperda.
Io sarò, come ho fatto anche da sindaco, al loro fianco e pronto a dare il mio contributo di esperienza.
Così come darò, in ogni sede ed in ogni occasione, nel corso di questi mesi che porteranno alla definizione di un nuovo governo della città, il mio contributo a chi sarà disponibile al dialogo.
Lo dico con convinzione, soprattutto nell’interesse della mia gente di Crotone.
Questi mesi di campagna elettorale siano improntati sulla presentazione di programmi, di proposte, di idee.
Non consentirò che si faccia campagna elettorale dando la croce al sottoscritto.
Se si dovesse verificare risponderò nel merito a tutti…
e ne ho per tutti.
Vedete, senza voler essere blasfemo ma solo per fare un riferimento cristiano, io ho portato la Croce, ma vi ricordo che chi è andato sulla Croce era innocente.
I traditori erano altri.”