Ancora oggi, nel 2019, una strada inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico, non è oggetto di un piano di investimenti per l’ammoderrnamento.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con immenso dolore e profondo sconforto rende noto l’ennesimo incidente mortale avvenuto a seguito di uno scontro avvenuto ieri mattina, alle ore 9:40 circa, sulla strada Statale 106 a Melito di Porto Salvo in Provincia di Reggio Calabria. Nel sinistro che ha coinvolto tre auto ha perso la vita Pietro Casile di 82 anni di Bova Marina (RC), mentre sono tre i feriti per fortuna non in gravissime condizioni.
Per capire la drammatica situazione esistente sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in provincia di Reggio Calabria basta dire che delle 13 vittime avute dall’1 gennaio di quest’anno, ben 6 (cioè la metà), sono avvenute nel tratto reggino della S.S.106. Insieme a Pietro Casile hanno perso la vita sulla “jonica” reggina nel 2019 Vincenzo Porporino di 21 anni (4 aprile) a Roccella Jonica, Domenico Spinella di 24 anni (7 settembre), a Condofuri, Knut Alsaker di 74 anni (17 settembre), a Brancaleone, Ilario Ierinò di 83 anni (19 settembre), a Caulonia e Domenico Scordo di 83 anni (24 ottobre), ad Africo.
14 vittime in totale in Calabria e di queste 2 in provincia di Cosenza, 2 in provincia di Catanzaro. 7 vittime in provincia di Reggio Calabria e 3 vittima in provincia di Crotone. Questo è il bollettino di guerra sulla famigerata “strada della morte nel 2019 ad oggi.
L’Associazione intende denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare, attraverso la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106, questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica. Lo Stato assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire affinché possa essere sviluppato un cospicuo piano di investimenti che possa provvedere ad una messa in sicurezza subito ed all’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso.
Non è più possibile che ancora oggi nel 2019, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come è intollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 determinando investimenti salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto nel silenzio della Politica.
L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Casile, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, una delle strade più pericolose d’Italia. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La Statale 106, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.
E’ quanto comunica il presidente Fabio Pugliese dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.