Poesia e Pittura costituiscono, e non soltanto da oggi, un binomio culturale dei più effervescenti e ricchi di sfaccettature. In Italia, poi, parlare in particolare di arte e poesia equivale ad entrare nell’io stesso della sua gente, nel “modus vivendi” di un popolo che è stato definito, giustamente, come uno dei più fantasiosi e depositari di verità universali. Ecco spiegato il motivo per cui l’Accademia dei Bronzi, nove anni or sono, ha ideato e realizzato il calendario di arte e poesia: una bella “passerella” di quadri e poesie gettata su alcuni autori contemporanei di ogni realtà regionale.
“Il nostro calendario – sottolinea il presidente dell’Accademia dei Bronzi, Vincenzo Ursini – è davvero una orchestrata ragnatela di idee e di emozioni, tale da suscitare un interesse a tutto campo. Così come lo sarà “Pagine di arte e poesia contemporanea”, altra bella iniziativa che abbiamo avviato proprio in questi giorni alla quale possono aderire gratuitamente poeti e artisti del nostro tempo”.
“Il calendario, la cui presentazione si terrà nella sala delle Culture del comune di Tiriolo, il prossimo 7 dicembre, alle ore 15,30, è una pubblicazione di grandi dimensioni e di buona qualità nel quale con la quale – prosegue Ursini – vogliamo sottolineare il ruolo importante della poesia e dell’arte in un momento storico difficile e caotico. Appare sempre più necessario quindi, volgere lo sguardo al bello, al creativo, a ciò che può anche diventare denuncia, e godere di quello che è, ed è stata, una sensibile intuizione dell’artista. Nel calendario poesia e pittura s’incontrano per un viaggio straordinario destinato a durare un anno. Il viaggio ha un biglietto d’andata, ma anche di ritorno”.
Le partenze sono dei poeti e dei pittori che con i loro lavori garantiscono comunicazione e relazione, i ritorni sono gli occhi dei fruitori, le loro emozioni, gli stati d’animo che poesia e pittura producono, gli effetti dunque”.
Più che soddisfatto di questa sua “nuova creatura”, il presidente Ursini nell’illustrare il calendario del 2020, ha quindi rivolto un caloroso ringraziamento al presidente dell’associazione “Teura”, Antonio Montuoro, e al sindaco di Tiriolo, Domenico Stefano Greco. Il primo “per la collaborazione offerta nel corso di questi anni”; il secondo “per aver concesso all’Accademia dei Bronzi l’uso gratuito della sala delle culture”. Un ringraziamento particolare lo ha poi indirizzato alla poetessa Maria Concetta Giorgi di Cesenatico “per i qualificati commenti alle opere di pittura selezionate”. Ha infine ringraziato tutti i poeti (Angotti Rosy, Barraco Antonina, Bernio Mariella, Biasuzzo Sabina, Bocotti Massimo, Brunasso Giuseppe, Camellini Sergio, Carnì Teresa, Codamo Salvatore, Colicchio Maria Rosaria, De Toffol Annalinda, D’Urso Marino, Errico Maria Carmela, Ferrara Iolanda Erminia, Fratto Nuccia Parrello, Giampà Silvia, Guidi Anna Maria, Lubrano Rosella, Maccioni Franco, Manca Marinella, Misasi Francesca, Panetta Rosita, Parducci Laura, Parrini Rossella, Pedatella Rocco, Ranieri Anna Maria, Rinforzi Lolita, Ritrovato Salvatore, Sinopoli Giuseppe, Tagliani Caterina, Talarico Maria Teresa, Vivona Sonia) e i pittori (Alia Amalia, Antonini Lia, Calabrò Grazia, Chiarella Giovanni, Codamo Salvatore, Furchì Modesto, Galati Giuseppe, Gallelli Mimma, Iofalo Maria, Leonardo Alfredo, Oriolo Antonella, Parducci Laura, Rizzo Caterina, Rosanò Ugo, Scillia Pino) che hanno aderito all’iniziativa.
“Senza la loro adesione e il loro sostegno – ha sottolineato Ursini – non avremmo potuto realizzare questa nostra nuova iniziativa. Proviamo dunque a viaggiare dentro a un quadro o dentro a una poesia, ci accorgeremo che il cammino è periglioso, pieno di ostacoli; entrare nel dipinto o “saltare” districandosi tra le parole è apparentemente facile. È più rassicurante percorrere sentieri conosciuti, ma il dipinto o la poesia, seguono la via dell’emozione, emozione profonda che cambia strada in continuazione, occorre essere pronti. L’emozione non si fossilizza, non diventa abitudinaria, l’emozione è un cavallo imbizzarrito che cerca il luogo o la parola per dar sfogo al suo impeto”.
“Si racconta attraverso la scrittura, si racconta attraverso la pittura. Il viaggio diventa amore per la letteratura, per l’arte del dipingere. La poesia va letta, ascoltata, navigata; il quadro va visto, annusato, toccato. Tutto gira attorno al mare dei sensi, a ciò che si prova quando abbiamo davanti una qualsiasi rappresentazione d’arte. La poesia è come la pittura e viceversa, sono due compagne che si prendono per mano; c’è chi come mezzo usa la penna, chi usa il pennello, ma è un viaggio efficace, opportuno, che compiono assieme. Di certo – conclude Ursini – le opere del nostro calendario apriranno orizzonti nuovi nel campo dell’arte e della poesia dei nostri giorni”.