I Carabinieri forestali hanno sorpreso un uomo che cacciava illegalmente nella località Solaggio del territorio di Cirò. L’uomo aveva abbattuto alcune allodole con l’ausilio di un richiamo non consentito. Il fucile, inoltre, era privo di riduttore. L’uomo è stato deferito all’Autorità giudiziaria per la violazione della legge sulla caccia.
I militari della stazione CC forestale Cirò, attratti dal rumore degli spari, si sono avvicinati all’area da dove prevenivano. Un cacciatore scorgendoli a distanza ha cercato di occultare un richiamo per uccelli in un cespuglio, ma è stato notato dai militari che l’hanno prontamente rintracciato nel nascondiglio. Il richiamo era di tipo non consentito. Ulteriori accertamenti hanno appurato che il fucile semiautomatico usato dal cacciatore era privo di riduttore del numero di colpi utilizzabili. Secondo quanto previsto dalla legge nazionale sulla caccia, per interrompere la condotta illegale, i militari hanno proceduto al sequestro del fucile e del relativo munizionamento, il richiamo non consentito e delle allodole abbattute. Quest’ultime sono state distrutte tramite interramento.
L’uomo, un cacciatore quarantunenne originario del luogo, è stato deferito alla Procura della Repubblica per la violazione della legge 157/1992 recante Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
L’esercizio della caccia, per di più in violazione delle leggi di tutela vigenti, incide fortemente sulla presenza degli animali selvatici. È richiesta, pertanto, una nuova sensibilità ai cacciatori che sono chiamati a rispettare rigorosamente le norme volte a limitare l’impatto sulla biodiversità e a consentire in qualche misura la sostenibilità dell’attività, sempre meno apprezzata da ampie fasce della cittadinanza.