La sanità regionale e locale da diritto, in questi anni, si è trasformata in indecenza».
È quanto afferma il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, nell’annunciare la richiesta di un incontro sul tema, al commissario dell’Asp di Cosenza, Ermina Pellegrini, protocollata nei giorni scorsi.
Rimaniamo in attesa che il commissario risponda in tempi brevi, altrimenti – prosegue Rapani – saremo costretti ad organizzare manifestazioni di protesta proprio sotto la sede dell’Asp di Cosenza. Senza sé e senza ma. Ed il motivo è semplice: nella piana di Sibari non si parla più soltanto di lungaggini delle liste d’attesa, dell’affollamento del pronto soccorso, della carenza di medici. Perché è stato varcato il limite della decenza se assistiamo a medici accoltellati, carenze di lettini e barelle che costringono pazienti a distendersi per terra, ambulanze senza gasolio, penumatici o coperture assicurative. Non ultimo il controsoffitto di un reparto del’Annunziata.
Stiamo poi assistendo – prosegue il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – ad una campagna elettorale del presidente della Regione, fondata sulle sciocchezze come la promessa di riaprire l’ospedale di Trebisacce, puntualmente smentita dal commissario Cotticelli, mentre i nosocomi senza medici costringono i direttori delle unità operative a chiuderle. Questi non sono problemi di un ospedale piuttosto che di un altro, ma che gravano sull’intera regione. Pesano sull’area del Pollino e della Valle dell’Esaro che gravita su Castrovillari, con un bacino d’utenza di 60mila abitanti come pesano sull’area jonica, che orbita con tutti i 220 mila abitanti della Sibaritide sul solo spoke di Corigliano Rossano, peraltro costretta alla chiusura degli ospedali di Trebisacce e Cariati in un’immorale operazione di spending rewiew che non è servita a nulla, anzi ha raddoppiato le spese. Senza dimenticare l’aumentare il debito sanitario della Regione causato della migrazione non verso lo scontato nord Italia, ma in direzione della Basilicata, meta sanitaria del bacino dell’Alto Jonio. Ebbene, per tutta questa serie di motivi Fdi ha chiesto al commissario dell’Asp un incontro ufficiale. Ci auguriamo possa essere non solo convocato a breve ma anche esaustivo, diversamente, attueremo forme di protesta civile.