
Per i cittadini di Crotone e dell’intera Provincia nessuna possibilità di nuova occupazione da oltre un quarto di secolo. Ciò che, invece, continua ad essere molto gettonata l’interruzione lavorativa in ogni settore. Ormai l’intero territorio crotonese conta soltanto disoccupati, giovani per la maggior parte. Cambiano di continuo i Governi, si ascoltano da questi provvedimenti di ogni genere, ma a proposito della Calabria in generale, mai un provvedimento che riduca la disoccupazione. Solo enunciazioni di cosa si vorrebbe fare per il bene di tutti, ma nel corso delle campagne elettorale. Passato questo momento, niente succede e tutto rimane come prima. Alla desertificazione occupazionale per lo smantellamento delle industrie, adesso si sta aggiungendo quella della distribuzione alimentare, al dettaglio e all’ingrosso. Cinquantadue dipendenti del Supermercato Carrefour licenziati. Famiglie che stanno vivendo il dramma della mancanza stipendio. Altri licenziamenti che si aggiungano ad altri licenziamenti. La continuazione di un dramma che a Crotone non ha fine. Per questo ultimo caso, solidarietà e vicinanza ai lavoratori Carrefour è stata espressa dal Presidente della Provincia e dai sindaci del territorio durante l’assemblea che si è svolta nel pomeriggio di giovedì nella Sala Borsellino.
Il Presidente della Provincia e sindaco di Crotone Ugo Pugliese e gli amministratori locali del territorio hanno voluto non solo riaffermare con forza la propria vicinanza ai 52 lavoratori ed alle loro famiglie, ma hanno intenso anche e soprattutto sollecitare e ribadire la richiesta già fatta dai sindacati per aprire con urgenza un tavolo al Ministero del Lavoro.
Gravi le modalità scelte per licenziare i lavoratori e fortemente lesive non solo sul piano economico ma anche della dignità umana, ed è per queste ragioni che forte deve essere il sostegno e l’impegno per favorire la ripresa dell’attività lavorativa.
Il Presidente Pugliese e i sindaci del territorio hanno voluto però fare un passo ulteriore a sostegno reale e concreto dei 52 lavoratori e delle loro famiglie che ormai da diversi mesi sono senza stipendio, senza sostentamento economico, è stata quindi espressa e condivisa da tutti i presenti la proposta di istituire un fondo di solidarietà, da concertare ed organizzare in accordo con i sindacati di categoria e che dovrà consentire ai lavoratori ed alle loro famiglie in questi giorni e in queste settimane così difficili di respirare un po’ e sentirsi meno soli.