In meno di un anno e mezzo sul podio più alto di una competizione internazionale: assume a poco a poco i connotati di una favola, o meglio, di un sogno che si avvera, il cammino intrapreso dalla giovanissima Imma Greco, ventiquattrenne di Torretta, che dopo avere abbracciato a pieno, nel 2018, la non facile disciplina del body building (categoria bikini, ci tiene a precisare), quest’anno ha già affrontato alcuni tra gli eventi più importanti tenutisi in Italia (anche se quelli di maggiore caratura e seguito restano ancora fuori dai nostri confini) sotto l’egida della I.F.B.B.B. Italia, acronimo della International Federation of BodyBuilding & Fitness che è una delle maggiori organizzazioni sportive di culturismo, fondata nel 1946 dai fratelli Ben e Joe Weider.
Imma, lunghi capelli neri, occhioni azzurri e sguardo che la dice tutta sul suo carattere deciso, affiancata dalla coach Stella Toska (milanese di origini albanesi) e con il costante allenamento presso la palestra GFashion di Angelo Grasso, a maggio scorso ha partecipato alle sue prime gare ufficiali prima a Verona e poi alla Rimini Wellness, affrontando i primi voti di giurie esperte.
Poi, le varie selezioni “Regional”, in competizione con atlete italiane (sono pochissime le sue colleghe in Calabria, anzi nessuna nella nostra provincia), fino ad ottenere la partecipazione alle gare internazionali Yamamoto Pro Cup tenutesi a Padova dal 19 al 22 settembre ed organizzate dalla I.F.B.B. Pro Italy dove ha ottenuto il primo posto nella categoria “Novice” e piazzandosi seconda nella “Women’s Bikini”, dietro la spagnola Jessica Serrano.
Risultati di tutto rispetto, quindi, per la giovane e neocampionessa torrettana che ha ormai deciso di dedicarsi anima è corpo (è proprio il caso di dire) a questa particolare disciplina che, come tiene a precisare Imma, è un perfetto misto di bellezza e muscoli.
“Abbiamo dovuto affrontare anche lo scetticismo è lo stupore della gente – aggiunge suo papà Vincenzo che, assieme alla mamma Piera, la accompagna praticamente ovunque lei debba esibirsi o gareggiare – e sicuramente non è facile far comprendere che in questo sport si mostra il corpo come pura esibizione della bellezza e dei muscoli.”
“Il mio obiettivo – conclude – è quello di arrivare al titolo Olimpia, che, come dice il nome, è appunto il traguardo più alto per una atleta del body building.”