A circa due anni dal suo arresto nell’ambito dell’Operazione antimafia denominata Stige, che aveva coinvolto oltre 170 persone, il Gup di Catanzaro ha assolto la sig.ra Gilda Cardamone dall’accusa di essere la titolare fittizia della pescheria Profumo di Mare in Torre Melissa, che secondo la DDA di Catanzaro era di proprietà di Giuseppe Spagnolo.
Già lo scorso anno, a seguito della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, il Tribunale della Libertà di Catanzaro aveva annullato l’ordinanza applicativa della misura cautelare per insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e dopo qualche settimana il Gip dissequestrava la pescheria restituendola alla sig.ra Cardamone quale legittima proprietaria.
Nonostante ciò, la Procura Distrettuale chiedeva ugualmente il rinvio a giudizio per l’imputata e solo in data odierna, accogliendo le tesi difensive degli Avvocati Giovanni Mauro e Tiziano Saporito, che sin dall’inizio si sono battuti sostenendo la liceità della attività ittica, spiegando tutte le fasi della sua realizzazione mediante una corposa documentazione dalla quale era emerso l’esclusiva proprietà della pescheria in capo alla sig.ra Cardamone e che nulla a che vedere aveva con Giuseppe Spagnolo, il Tribunale di Catanzaro ha assolto l’imputata dal reato di intestazione fittizia di beni.
I legali della sig.ra Cardamone si ritengono soddisfatti del risultato ottenuto perché giustizia è stata fatta.