I fatti raccontano che l’uomo, che vive nella Frazione di Sibari del Comune di Cassano all’Ionio da diversi anni insieme alla sua famiglia composta da 4 figli, di cui due minorenni e dalla moglie, sottoponeva periodicamente gli stessi a minacce, anche di morte ed a maltrattamenti. Tale comportamento veniva talvolta acuito dallo stato di ubriachezza dell’uomo, che giornalmente abusava di alcolici.
Nella serata del 17 giugno, in particolare, i Carabinieri venivano allertati dalla voce spaventata di uno dei figli della coppia, che era riuscito a scappare di casa ed a sottrarsi all’ennesima sfuriata del padre, telefonando al 112. I militari della Tenenza di Cassano all’Ionio intervenivano in poco tempo, giungendo presso l’abitazione sita in Contrada Bruscata Grande e qui trovavano l’uomo in evidente stato di agitazione che, anche davanti i Carabinieri, sbraitava, un po’ in italiano ed un po’ in bulgaro, contro i familiari, rei di aver chiamato aiuto e li minacciava che l’avrebbero pagata per questo gesto.
La situazione si faceva ancora più incandescente quando i militari trovavano nelle vicinanze dell’uomo una mannaia e delle motoseghe, che i ragazzi e la consorte dichiaravano presso la caserma dei Carabinieri, in maniera assolutamente concorde, essere usate periodicamente dall’uomo per minacciarli di morte e che in taluni casi era arrivato ad accendere le motoseghe e brandirle contro di loro per intimorirli ulteriormente. Gli atteggiamenti più violenti venivano indirizzati dall’uomo verso i due figli maschi e verso la consorte, che non avevano mai denunciato tale comportamento per il timore reverenziale verso il padre-marito. Ma in quella serata si erano fatti coraggio ed avevano allertato i Carabinieri perché avevano seriamente temuto per la loro incolumità fisica.
La donna, a seguito delle lesioni subite, veniva immediatamente visitata dalla locale guardia medica, che gli somministrava degli specifici medicinali, mentre l’uomo veniva arrestato in flagranza di reato, così come concordato con il P.M. di turno della Procura di Castrovillari, coordinata dal Dott. Facciolla, per maltrattamenti in famiglia e condotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’A.G.