Palazzo Alvaro ha aperto le sue porte a questi giovani americani in Città, accompagnati da Michael Edwards e Carla Cornette, per studiare la lingua e la cultura italiana, direttamente in una terra che ne rappresenta la culla.
Ad accogliere gli studenti, condotti in visita dalla Tutor del corso di conversazione, Eleonora Pitasi, il Vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Riccardo Mauro, con il delegato all’istruzione e università, Demetrio Marino. Un ringraziamento particolare per Adolfo Santini, docente del Dipartimento di Ingegneria della Mediterranea, che attraverso il suo impegno e la sua disponibilità rende possibile la realizzazione di questo progetto.
“Il nostro è un territorio che ha molto da offrire e va scoperto anche da oltre oceano – ha dichiarato Mauro – dove gli scenari, seppur di straordinaria bellezza, sono profondamente diversi. Ecco che, dalla Pennsylvania, diamo il nostro caloroso benvenuto a questi studenti e, orgogliosi, gli mostriamo luoghi di cui andiamo fieri e che meritano di essere conosciuti. L’Italia rappresenta un mito, con la sua storia, il suo fascino senza tempo, e Reggio Calabria, con tutto il territorio metropolitano, rientra nel novero delle tappe irrinunciabili per i turisti, e vi rientra a pieno titolo, per i suoi immensi tesori archeologici, paesaggistici, enogastronomici… Ho chiesto loro cosa pensassero della nostra città e le loro parole sono state entusiastiche per tutte le sue bellezze, che lavoriamo per mettere in rete, non ultimo il senso di accoglienza che ci caratterizza e ci contraddistingue. Accogliamo questi giovani con gioia, nel Palazzo che rappresenta il territorio metropolitano tutto, orgogliosi di potergli mostrare una parte della nostra architettura – conclude il Vicesindaco – testimonianza di un glorioso passato che rivive ogni giorno sotto gli occhi dei numerosi turisti che popolano le nostre vie”.
Un ringraziamento da parte della professoressa Pitasi all’indirizzo dell’Amministrazione Metropolitana, guidata da Giuseppe Falcomatà, per “la cordialità e il garbo, non solo istituzionale ma anche personale, nell’accogliere gli studenti, offrendo un’ulteriore conferma nell’immagine di ospitalità insita in noi reggini”.