Nell’ambito delle attività previste per «Il Maggio dei libri», 2019, presso i licei classico e scientifico dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore“Erodoto di Thurii” di Cassano allo Ionio, nei giorni scorsi si è realizzato un «Incontro con l’autore» che ha avuto per oggetto il testo «Alda Merini, da Gerico a Dio» di Mario Donato Cosco (nato a Soveria Simeri e residente da tempo a Catanzaro), edito dalla casa editrice Ursini di Catanzaro.
Dopo il saluto della Dirigente scolastica, dr.ssa Anna Liporace, la prof.ssa Anna Maria Partepilo, docente di Storia e Filosofia, si è soffermata a presentare l’evento, l’autore e il testo. Dalle sue riflessioni è scaturita una marea emozionale che ha coinvolto tutti, docenti e studenti. Sono risultati di particolare pregnanza i suoi riferimenti all’empatia, nonché i richiami filosofici in ordine alla sfida della fede ed al compito, tutto umano, di percorrere incessantemente la via dell’auto-perfezionamento per sperare di raggiungere Dio. In particolare la prof.ssa Partepilo ha sostenuto che Mario ha trovato in Alda la propria Anima, con cui l’Animus che alberga in lui potesse ricongiungersi, percorso non facile, ma, come sosteneva Jung, necessaria meta per ritrovare la completezza e l’equilibrio. Conclude segnalando che Mario Donato Cosco coglie la natura alchemica della poesia di Alda Merini, capace di trasformare «la materia incandescente della vita in oro colato», ma anche di intendere le prove della propria esistenza come risposte costruttive, risolutive e gioiose, utili all’evoluzione e alla scoperta della propria interiorità, vera residenza di Dio».
Si è così creato un clima di forte emotività ulteriormente alimentato dall’intervento dell’autore, Mario Donato Cosco, che ha puntualizzato profili personali e artistici della poetessa dei navigli. Nel libro edito da Ursini nel mese di dicembre e già alla seconda edizione, Cosco ha assimilato Alda Merini ad un poliedro di cui ogni singola faccia è una stilla della sua esistenza, senza trascurare, poi, la passione della poetessa per la vita, nonostante tutto. Si è, poi, soffermato sulla visione meriniana della poesia e del poeta. La prima sentita, fra l’altro, come «la vita che hai dentro», il poeta definito «l’uomo isola che colma lo spazio tra sogno e verità». Dopo aver rimarcato che la Merini stessa ha dichiarato: «sono la poetessa della vita» e di scrivere «in versi il mio inno alla vita», ha invitato gli studenti ad onorare sempre la vita, con la mente e con il cuore, di non vergognarsi mai delle proprie emozioni. Ha concluso rivolgendo loro l’invito a scrivere il loro futuro come i versi di una poesia della Merini. Gli studenti, quindi, sono stati protagonisti di una lettura a più voci di poesie selezionate di Alda Merini, con accompagnamento di sottofondo musicale, alternate all’esecuzione di brani musicali adattati dagli alunni da quelli dedicati alla poetessa sul piano nazionale. La Dirigente scolastica, nel saluto finale, visibilmente emozionata, ha concluso assimilando l’evento ad una poesia di Alda Merini.