Le due artiste Vilma Campitelli, Flauto e Antonella Barbarossa, pianoforte sono state capaci di regalare, al numerosissimo pubblico presente, formato in prevalenza da giovani studenti futuri musicisti, sensazioni e atmosfere di tempi passati
La scelta di un programma fatto di pezzi brevi ma molto intensi sotto il profilo dell’impatto emotivo, brani che parlavano al cuore prima che all’udito, supportati da una esecuzione a dir poco perfetta, è stata la carta vincente che ha tenuto inchiodati in sala tutti gli astanti, rapiti al punto che anche un respiro più intenso avrebbe certamente disturbato.
Un duo Campitelli- barbarossa, che sembrava respirare insieme, fuse in una simbiosi artistica la cui esecuzione sembrava scaturire da un unico elemento.
Un duo, la cui esecuzione era pensata non in forma metodologica, ma individuando per ogni partitura la trasposizione strumentale più adatta.
Una ricchezza timbrica rivelatrice dove, ogni nota rivela un caleidoscopio di sensazioni non banali ma solo di servizio.
Piani sonori delineati dal dialogo fra i due strumenti che creavano armonie antiche e ancestrali.
Rotondità di suono che plasmavano molteplici cambi d’umore delle melodie presentate
L’antico e il moderno in un dualismo sempre più pregnante nello scavare in fondo all’anima
Il programma, dicevamo che partiva da composizioni del ‘700 per concludersi con la presentazione ed esecuzione di una prima assoluta della compositrice Eva Lopszyc (“Preghiera degli angeli”) comprendeva:
M. T. Paradis – “Sicilienne” (trascriz. per flauto e pianoforte di P.Paubon), G. Tailleferre – “Pastorale”, A. Casella – “Barcarola”, L. Boulanger – “Nocturne”, M.Ravel – “Pasvane pour une infante defunte”, C.Bolling – dalla Suite California: “California” (tema principale), “Love Theme”.
Una vera e unica serata nella quale la musica ha scavato nell’animo di tutti coloro che erano presenti certamente un solco profondo e indelebile.
Alla fine del concerto una breve presentazione di uno degli ultimi lavori della flautista Vilma Campitelli il “Compendium Musicae Flauta”
Un catalogo colossale per flauto di compositrici. Ossia quasi tutto quello che esiste nei tre continenti di tutte le composizioni al femminile partendo dal flauto per arrivare ad organici fino a 12 elementi
Un’opera unica nel suo genere che rende giustizia ad una realtà artistica al femminile spesso trascurata, non conosciuta o ignorata.
Una serata dove la musica, nei più alti livelli, è stata la vera protagonista.
Mariarosa Romano