Ancora un riconoscimento per l’Istituto comprensivo Crosia Mirto, guidato con sistematico spirito di abnegazione dal dirigente scolastico Rachele Anna Donnici. Stavolta si è contraddistinto in ambito regionale. Allo scopo di stimolare nelle giovani generazioni una riflessione sul tema dell’Olocausto, in occasione del Giorno della Memoria, il Miur – Direzione generale dello studente – ha promosso sul territorio nazionale un’iniziativa ispirata all’opera di collocazione delle “Pietre d’inciampo” dell’artista tedesco Gunter Demnig, che deposita nelle città europee la memoria dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti incorporando, nel selciato stradale, davanti alle ultime abitazioni delle vittime, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla facciata superiore.
Al Comprensivo Crosia Mirto è stato riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione l’impegno attivo nello studio della Shoah, che ha coinvolto docenti, alunni e la comunità sociale, grazie a un’attiva collaborazione di studio con enti e istituzioni internazionali. Come si ricorderà lo scorso mese di agosto la professoressa Carmela Vulcano, docente di inglese presso l’Istituto comprensivo Crosia, si è recata nello Yad Vashem (Gerusalemme) dove ha partecipato, per la Calabria, al seminario di formazione docenti sull’insegnamento della Shoah. L’insegnante crosiota è stata designata dall’Ufficio scolastico regionale della Calabria. Per di più, c’è da sottolineare che l’istituzione diretta dalla dottoressa Donnici ha recentemente attivato una rete nazionale e internazionale sulla tematica. Varie azioni positive, dunque, hanno consentito che l’Istituto comprensivo Crosia Mirto venisse individuato fra le 10 scuole calabresi destinatarie del riconoscimento “Pietra di Inciampo”.
La cerimonia di consegna è avvenuta a Catanzaro, mentre a Mirto è stata effettuata la collocazione della targa commemorativa, con su scritto espressamente “La giornata della Memoria. Per non dimenticare”. La manifestazione, avvenuta presso la sede dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, è stata presieduta dal Direttore generale dell’Usr, Maria Rita Calvosa. Consegnataria di tale riconoscimento è stato il dirigente scolastico della scuola crosimirtese, Rachele Anna Donnici, accompagnata dalla docente di riferimento Carmela Vulcano, in rappresentanza di tutta la comunità educante del Comprensivo di Crosia.
Ampia la soddisfazione espressa in ambito locale. Dopo aver ricevuto il riconoscimento, la scuola della cittadina ionica, guidata dalla dirigente Donnici, ha strutturato un’apposita cerimonia per la collocazione della “Pietra di Inciampo”, avvenuta presso il plesso scolastico di Viale della Scienza. Una manifestazione, in segno anche di partecipazione multireligiosa, effettuata alla presenza di tante autorità civili, militari e religiose, numerosi alunni, docenti, personale Ata, genitori di tutti i plessi scolastici del Comprensivo cittadino, sacerdoti, amministratori comunali, forze dell’ordine e tanti rappresentanti delle associazioni locali, fra cui la Croce Rossa cittadina, l’Uciim, L’Age, il Circolo culturale “Zanotti Bianco”, i Carabinieri e la Polizia municipale. Nell’introdurre i lavori la dirigente Donnici ha sottolineato il bisogno oggettivo di educare soprattutto i giovani su queste tematiche, affinché – ha detto testualmente – non avvengano più eccidi come quello dell’Olocausto.
I docenti Franco Ausilio e Carmela Vulcano hanno coordinato un folto gruppo di alunni, strutturando un’ottima attività di sintesi della tematica trattata, attraverso varie forme artistiche.
Il sindaco di Crosia, Antonio Russo, nel complimentarsi con l’Istituito comprensivo cittadino per l’ennesimo riconoscimento, ha evidenziato l’importanza della giornata, quindi, la necessità di riflettere sulla drammatica tragedia della Shoah. <<I giovani – ha commentato il Primo cittadino – dovranno essere i pionieri per costruire la pace nel mondo>>. La presidente dell’Uciim Mirto – Rossano, Mirella Pacifico, ha sottolineato alla folta platea che la Shoah ha rappresentato una delle pagine più tristi della storia mondiale. Il vicario foraneo della vicaria di Longobucco, don Giuseppe Ruffo, ha messo in risalto il bisogno oggettivo di attuare un’azione educativa, finalizzata a creare “La città dell’amore”.
Queste cerimonie – ha aggiunto don Ruffo – rappresentano i primi passi in tal senso. La presidente dell’Age Jonio cosentino, Vittoria Paletta, ha fatto notare ai genitori presenti che grazie agli ottimi educatori presenti nella scuola locale si ha la possibilità di migliorare concretamente le condizioni oggettive della comunità. Il parroco di Crosia centro storico, don Salvatore Spataro, ha raccontato la propria esperienza vissuta nel 1983 in Polonia. Ha avuto l’occasione di effettuare una visita presso il campo di concentramento di Auschwitz. <<Un incubo. Un silenzio assoluto. Tutti sgomenti – ha riferito – nel visitare i luoghi del grande massacro>>. Ha ricordato, infine, il gesto di San Massimiliano Kolbe, che si offri di morire al posto di un padre di famiglia. Il maresciallo Dario Iurlaro, vice comandante della Stazione dei Carabinieri di Mirto Crosia, nel far notare l’ottima riuscita della manifestazione, ha lanciato un monito ai ragazzi, evidenziando il bisogno oggettivo di saper effettuare una scrematura degli input che arrivano dall’esterno.